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Quasi amici. Smalling contro Lukaku, dalla Premier a Inter-Roma

LaPresse

Venerdì avversari dopo gli anni vissuti allo United, tra partite e diete vegane

Redazione

Qualche tempo fa si sono scambiati ricette vegane, ma venerdì non ci sarà spazio per baci e abbracci, scrive Francesco Balzani su Leggo. Chris Smalling contro Romelu Lukaku, il (recente) passato del glorioso Manchester United e il presente di Roma e Inter che tra due giorni si affronteranno a San Siro per giocarsi i diversi scalini del podio campionato contando su uno stato di forma invidiabile.

Entrambi arrivano dal campionato più ricco del mondo, e si sono abituati subito ai più blandi ritmi italiani risultando tra i migliori in assoluto in serie A. Il difensore inglese proverà a tenere a digiuno l’amico belga con il quale ha giocato due stagioni in Premier instaurando un bel rapporto anche fuori dal campo. "Sì, ci sentiamo spesso. Recentemente si è interessato alla mia dieta vegana e gli ho inviato un sacco di ricette", ha dichiarato recentemente Smalling.

In estate entrambi sono arrivati in Italia percorrendo strade diverse. Lukaku è stato sin dall’inizio un obiettivo dichiarato di Conte ed è stato pagato a peso d’oro (75 milioni) mentre Smalling ha rappresentato una grande occasione last minute su consiglio di Baldini.

La Roma lo ha preso in prestito oneroso a 3 milioni ed è pronta a riscattarlo versandone altri 15 nelle casse dello United dove ormai viveva ai margini. L’impatto di Smalling a Roma è stato devastante. Maglia numero 6 (quella di Aldair) sulle spalle e una leadership che lo ha portato per qualche minuto a indossare pure la fascia da capitano. Appena 6 i gol subiti nelle ultime 9 giornate, una netta inversione di tendenza rispetto al recente passato giallorosso.

L’Inter, prossima avversaria e capolista, nello stesso periodo, di gol ne ha subìti dodici. Il doppio. Merito anche dell’intesa con Mancini con il quale condivide l’invidiabile media di 0,37 gol subiti a partita. Fin qui, però, Smalling ha trovato poco “pane” per i suoi denti fatta eccezione per Zapata e Milik che lo hanno messo in difficoltà. Il vero esame di maturità arriverà proprio a San Siro e si chiama Lukaku. Il gigante belga ha messo a segno già 11 gol più due assist tra campionato e Champions. E forma con Lautaro (13 reti e 6 assist) un tandem tra i più pericolosi e affiatati d’Europa. Insomma: non ci si annoierà.