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«Ora l’Europeo fa paura»

Pellè: "C'è tanta tristezza e rabbia. Un momento molto delicato. La preoccupazione per l’Europeo c’è, ma non solo per il calcio"

Redazione

Mai l’Italia aveva subito tre gol nell’era Conte. È successo venerdì a Bruxelles contro il Belgio. Ecco perchè domani a Bologna contro la Romania il ct azzurro chiede risposte in vista di un Europeo che lui vuole vivere da protagonista, anche se finora la sua Italia ha subito le uniche due sconfitte in match contro avversari di peso: Portogallo e, appunto, Belgio, primo nel ranking Fifa. Un ritiro azzurro a Coverciano, come è inevitabile che sia, in cui aleggia la tristezza per quanto accaduto a Parigi, pensando proprio alla fase finale dell’Europeo da giocare in Francia. «Viviamo questo periodo come lo vivono tutti - spiega Pellè - C'è tanta tristezza e rabbia. Un momento molto delicato. La preoccupazione per l’Europeo c’è, ma non solo per il calcio. Purtroppo questa emergenza non riguarda solo lo stadio, magari... Anche la vita quotidiana. Però non possiamo smettere di fare le cose: dobbiamo avere fiducia in chi deve risolvere questa situazione».Pellé ha giocato in Olanda e ora è in Inghilterra, società multietniche per eccellenza: «Ho sempre apprezzato questa idea di unire religioni culture. Quello che è accaduto riguarda estremisti, bisogna conoscere e ragionare prima di parlare o agire». Poi anche un accenno alla sconfitta col Belgio: «Poteva essere anche più netto il risultato, ma abbiamo fatto buone cose e possiamo migliorare. Se mi fossi chiamato Pellinho non so come sarebbe stata la mia carriera». Anche Matteo Darmian, ex torinista oggi al Manchester United, è scosso: «Non ci sono parole per commentare quello che è avvenuto e colgo l’occasione per essere vicino a tutte le famiglie. In questo momento bisogna stare vicino alla Francia ma non solo. Sono fatti sconvolgenti che mettono in allerta e mettono un velo di tristezza in tutti noi». «I fatti di Parigi - commenta Buffon - ti colpiscono al cuore. Non bisogna avere paura, lo dicono in tanti, è una frase giusta ma alla fine non è la realtà. La certezza ce la deve dare il governo, ce la deve dare il Capo dello Stato. Sono loro che rassicurano noi cittadini. Bisogna far quadrato con le istituzioni, ma anche con l’amico della porta accanto».

(E. De Franceschi)