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Giornalista aggredito dal bodyguard, la Roma si scusa

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Il bodyguard in questione (dipendente di una società di steward esterna e già protagonista di un episodio simile dopo Roma-Spezia dello scorso anno sotto la Tribuna Monte Mario) non sarà più preso in considerazione

Redazione

Preso per il collo, sbattuto al muro e minacciato. Tutto per una foto alla cena di una squadra di calcio nel centro di Roma. È accaduto martedì notte a Gianluca Lengua, collaboratore del Messaggero, mentre un altro giornalista de il Tempo ha rimediato uno schiaffo colpevole di aver immortalato i giocatori della Roma in un noto ristorante a piazza de Ricci, scrive Francesco Balzani su Leggo. Da chi? Da due bodyguard. Il clamore ha fatto alzare dalle sedie pure Mancini e Pellegrini che hanno giustificato la condotta dei due energumeni aggiungendo frasi (anche queste registrate) come "fate un lavoro di m".

Nella giornata di ieri tanti gli attestati di solidarietà a Lengua tra cui quello del Cdr di Leggo: "Aggressione inaccettabile. Chiediamo alla As Roma e alle autorità preposte di intraprendere tutte le iniziative necessarie". In serata, dopo una indagine interna, la Roma ha presentato formalmente le proprie scuse alle testate e ai giornalisti mentre il bodyguard in questione (dipendente di una società di steward esterna e già protagonista di un episodio simile dopo Roma-Spezia dello scorso anno sotto la Tribuna Monte Mario) non sarà più preso in considerazione.