rassegna stampa roma

Viviani, Tallo e Romagnoli: tre stelle per un tesoretto

Viviani, Tallo e Romagnoli: tre giovani che a suon di prestazione costituiscono un patrimonio da monetizzare per la società. Intanto Iturbe è ottimista: "Il nostro obiettivo è fare bottino pieno in campionato". Nainggolan devolve compenso...

Redazione

Tre tesori e qualche rimpianto. Il campionato quasi in archivio, il futuro sempre più imminente. Un futuro a cui la Roma guarda con il sorriso, anche grazie a tre ragazzi che, cresciuti a Trigoria e maturando altrove, sono pronti a dare una mano, seppur in modo diverso. Tre baby formati dalla cantera giallorossa che hanno fatto il grande salto e in estate diventeranno pedine utili per rendere più forte la squadra di Rudi Garcia. Direttamente o indirettamente.

DA VIVIANI A TALLO: STELLINE E RISORSE – Federico Viviani, Junior Tallo, Alessio Romagnoli: tre elementi preziosi, che nonostante Trigoria non la frequentino da un po’ sono ancora costantemente monitorati da Walter Sabatini. Sa, il ds, che in estate i tre potrebbero rappresentare risorse importanti. Prendete Viviani: Luis Enrique s’invaghì di lui nel lontano 2011, quando il ragazzo non aveva ancora vent’anni, affidandogli il ruolo di De Rossi nelle prime due gare della sua gestione. Oggi il ragazzo è cresciuto, e con 6 gol e 4 assist sta portando il Latina verso le zone nobili della serie B. Un talento purissimo su cui sono puntate le attenzioni di alcuni importanti club stranieri, di fascia medio alta: “Piace in Inghilterra e, notizia delle ultime ore, anche in Spagna: ha personalità, lo dimostra il rigore a cucchiaio al 93? dell’ultima gara”, spiega l’agente Giampiero Pocetta. La Roma, che per il futuro in quella posizione ha scelto Paredes, punterà a monetizzare la sua cessione: non meno di 6-7 milioni. Più o meno quelli che Sabatini chiederà per cedere Tallo, nazionale ivoriano convocato per l’ultima coppa d’Africa insieme a Gervinho e Doumbia: al Bastia marcia al ritmo di 4 gol in 14 gare, ma ha grandi estimatori in Ligue 1 e la Roma ha già rifiutato offerte per 4 milioni di euro.

TESORETTO, RITORNO E QUALCHE RIMPIANTO – Le due cessioni in estate garantirebbero un tesoretto inatteso o quasi: qualcosa come 12-13 milioni sperano a Trigoria, soldi da reinvestire su giocatori pronti per rinforzare la rosa di Garcia. A cui la Samp restituirà anche Alessio Romagnoli: Astori sembra destinato a tornare a Cagliari e lui ha dimostrato di essere pronto a raccoglierne l’eredità. Se poi qualcuno bussasse portando un’offerta indecente (circola voce di un interesse dell’Arsenal, che aveva puntato Rugani prima che finisse alla Juve), a Trigoria qualcuno disposto ad aprire lo troverebbe di sicuro. Ma in questo luccichio di stelline, trova spazio anche qualche rimpianto. Chiedere, per esempio, di Valerio Verre: classe 94, in estate la Roma riscattò per 1,5 milioni la metà del cartellino dall’Udinese per onorare vecchie pendenze legate a Benatia, salvo poi cederlo per intero ai friulani a 900mila euro. Il ragazzo però a Perugia, dove è stato girato in prestito, sta andando oltre le attese, con 4 gol in 26 presenze: in estate l’Udinese potrebbe cederlo per 3 o 4 volte la posta spesa. Più o meno quello che capiterà al Bari con Stefano Sabelli, terzino desto del ’93 preso alle buste dalla Roma per 600mila euro e corteggiato oggi da almeno un paio di club di serie A. Qualcuno sussurra che tra questi ci sia anche la Roma.

NAINGGOLAN SOSTIENE ROMA CARES – Intanto tre giocatori della Roma hanno sposato la campagna pubblicitaria promossa da un sito di scommesse sportive. Accettando, pubblicamente, alcune sfide ricevute tramite twitter: Florenzi ha accettato una sfida lanciata da una tifosa del primo scudetto, Pjanic ha dovuto far gol in una porta di subbuteo, Nainggolan correre più veloce di una moto durante un finto scippo. Proprio il belga, testimonial della campagna contro l’omofobia dal titolo “Allacciamoci”, promossa dallo stesso sito, ha deciso di devolvere il compenso a Roma Cares, la fondazione per opere umanitarie della società giallorossa.

ITURBE: “VINCIAMOLE TUTTE” – Intanto Iturbe, rilanciato dall’ottimo spezzone di gara giocato con la Juve, pensa di invertire bruscamente la tendenza fatta prevalentemente di pareggi: “Il nostro obiettivo è vincere tutte le partite fino alla fine del campionato e andare avanti il più possibile in Europa League”. La Roma è ancora viva e sogna la “doppietta”: “Non ho iniziato bene la stagione ma credo che tutti questi infortuni mi stiano rendendo più forte, ho lavorato ancora di più per stare bene e tornare a disposizione di tecnico e compagni. La Roma sta bene, penso che poco a poco stiamo tornando a giocare come a inizio stagione – rivela ai microfoni di Mediaset Premium -. Abbiamo fatto gare buone e meno buone, penso che questa squadra è troppo forte: possiamo riprenderci presto per fare bene”.

KEITA: “QUI STO BENE, NON PARLO DI RINNOVO” – L’ex Hellas Verona non è l’unico ad aver parlato in casa giallorossa nella giornata di oggi. Seydou Keita, leader della mediana di Rudi Garcia e autore del pareggio contro la Juventus, che tiene ancora aperto uno spiraglio tricolore, si è affidato alla sua pagina Twitter per rispondere alle indiscrezioni legate alla sua firma imminente sul prolungamento di contratto con la Roma, in scadenza il 30 giugno 2015. “Sto molto bene alla Roma – afferma l’ex Barcellona – ma posso dire che non ci sono novità riguardo al mio rinnovo. Pertanto, smentisco le notizie riportate dalla stampa su questo tema”. Il maliano era regolarmente in gruppo nell’allenamento mattutino, che ha visto Rudi Garcia ancora privo di Holebas, a casa per smaltire l’influenza che lo ha colpito in questi giorni. Il francese è alle prese con l’emergenza in difesa, visto che contro il Chievo non potrà disporre di Torosidis, Yanga-Mbiwa, Maicon e del lungodegente Castan. Sotto la pioggia che ha colpito Trigoria ha invece lavorato Doumbia, che sembra aver superato i problemi di lombalgia. Palestra per Totti e Pjanic.