La firma sull’aggancio del Napoli al 5° posto l’ha messa a pochi minuti dalla fine Lorenzo Insigne. Ma la Roma era rimasta a galla soprattutto grazie alle belle parate di Lopez e al provvisorio pari di Mkhitaryan, dopo il primo allungo di Callejon, come riporta La Repubblica.
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Un gol alla Insigne spegne la nuova Roma
L'attaccante spezza in modo definitivo l’equilibrio al San Paolo con il pezzo forte del suo repertorio: il tiro a giro
Meritata la vittoria (2-1) della squadra di Gattuso, che ha approfittato pure dell’eccessiva timidezza di Fonseca, consolato solo dal rientro, dopo cinque mesi, di Zaniolo. Ha avuto un peso determinante pure la componente psicologica, che ha condizionato l’atteggiamento delle due squadre. Il traumatico ko appena subito contro l’Udinese ha suggerito infatti alla Roma di partire con prudenza e coprirsi le spalle con un modulo tattico (5-3-2) ultra difensivo, anche se le sortite sulle fasce di Zappacosta e Spinazzola hanno dato una fisionomia meno statica al bunker di Fonseca. Gattuso si è invece limitato a dare una scrollata con il solito turn over (quattro novità rispetto a Bergamo) al Napoli, reduce a sua volta dalla sconfitta con l’Atalanta e ormai fuori dai giochi per la lotta Champions.
Più frizzante dunque il Napoli, con la Roma salvata in tre occasioni dalle parate di Pau Lopez su Fabian, Zielinski e Milik. Ma la difesa XXL di Fonseca ha retto fino all’intervallo grazie all’aiuto della buona sorte, con la traversa timbrata da Milik (32’). L’infortunio alla mezzora di Smalling aveva appena privato del suo leader il reparto arretrato giallorosso, che ha perso sicurezza dopo l’ingresso di Fazio.
Due pericolose sortite di Pellegrini hanno tuttavia fatto tremare pure gli azzurri, a loro volta non sempre irreprensibili nella fase passiva. Ne è quindi venuto fuori un primo tempo divertente e giocato anche su ritmi dignitosi. Ma il meglio è arrivato nel corso della ripresa, che si è subito sviluppata con lo stesso canovaccio. Niente ha potuto Pau Lopez sul tap in ravvicinato del connazionale Callejon, sfuggito alla marcatura di Ibanez (10’) quasi in scioltezza. Gli azzurri hanno avuto però la colpa di farsi ingolosire dal meritato vantaggio e, dopo aver sfiorato l’immediato raddoppio (con Zielinski e Fabian), si sono esposti a una fulminea ripartenza di Mkhitaryan, che ha sorpreso (15’) da fuori area Meret.
Poi la pennellata di Insigne che ha regalato i tre punti al Napoli e la terza sconfitta consecutiva per la Roma di Fonseca.
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