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Un altro tiro mancino di Kolarov, il leader inatteso della Roma

Redazione

Il terzino giallorosso, ingaggiato con 5 milioni, è al momento il miglior acquisto della prima epoca Monchi

Al momento del fallo su El Shaarawy, il romano ed ex laziale De Silvestri si è disperato, sapendo che sarebbero stati guai con il sinistro di Robocop Aleksandar Kolarov. Il terzino serbo, infatti, col sinistro ha infilato il pallone sotto la traversa, conducendo la Roma all'undicesima vittoria consecutiva in trasferta. Senza quella punizione sarebbero stati dolori, come riporta l'edizione odierna de "La Repubblica":  i giallorossi, infatti, ancora ubriachi di complimenti per la gara di Londra col Chelsea, allo Stadio Grande Torino stavano facendo cilecca.

Classica scoperta di Lotito, che dieci anni fa lo prelevò per 800 mila euro, Kolarov è arrivato a Trigoria con le stimmate laziali, tanto da essere stato accolto, dopo 7 anni di Manchester City, da Totti tra il serio e il faceto (“Ah, e tu che fai qui?”) e da rendergli ruvido l'impatto nel mondo giallorosso. Ormai è un superatleta alto e grosso, plasmato dal calcio internazionale, un terzino sinistro che corre infinite volte sull’esterno e vuole anche campo libero sui binari; in più, dalla famosa stretta di mano col Totti, sembra che abbia rapito il fluido magico delle punizioni: gol all’Atalanta, assist per il secondo gol di Dzeko a Stamford Bridge e ora il gol a Torino. Ingaggiato dalla Roma con soli 5 milioni Kolarov è al momento il miglior acquisto della prima epoca Monchi.

Con una certa perfidia ha fatto gol su punizione proprio al Torino di Sinisa Mihajlovic che non solo fu uno specialista del genere, ma di Kolarov fu addirittura idolo ai tempi della Stella Rossa. "Ci tenevo a far gol con lui. Per me è come un padre. È stato anche mio allenatore ed è una persona cui tengo moltissimo, per questo sono andato ad abbracciarlo".

Di Francesco stavolta ha pasticciato un po’ la formazione, spostando ancora Nainggolan, ma alla fine gli è andata bene recuperando i punti persi col Napoli. "Kolarov fa ancora troppo poco. Lo scudetto? L’importante è rendere tutti partecipi della causa". Molto Kolarov dunque e un po’ di socialismo giallorosso.

(F. Bocca)