Il caldo sarà lo stesso, ma stavolta nessuno avrà voglia di festeggiare. Diciotto anni fa, il 17 giugno 2001, la città romanista viveva il delirio del terzo scudetto da conquistare all’Olimpico, contro il Parma, oggi i tifosi si preparano a salutare, per la seconda volta, Francesco Totti. Come scrive La Repubblica, un secondo addio, a distanza di due anni da quello dato al pallone, un secondo strappo da un ruolo dirigenziale che non ha mai sentito veramente suo.
rassegna stampa roma
Totti lascia nel giorno dello scudetto
Alle 14 la conferenza dell’addio polemico diciotto anni dopo la festa per il tricolore
Il mondo romanista si bloccherà a partire dalle ore 14, quando l’ex numero 10 alzerà il sipario per dire la sua, dopo due anni vissuti (quasi) in silenzio. Il salone d’onore del Coni aprirà i battenti, dietro il benestare del presidente Malagò, cosa che non capita così frequentemente per un atleta. O, a maggior ragione, per un ex atleta. Nella testa del “Capitano” la voglia di inchiodare Baldini alle proprie responsabilità, come fatto all’interno della sua biografia e in tutti questi mesi di guerra fredda interna. La necessità di ribadire la vicinanza a De Rossi, più volte definito come un fratello, sottolineando che avrebbe voluto decidesse lui se smettere o continuare a giocare. E poi il sincero auspicio che la Roma vada bene, che Fonseca riesca a trovare un modo per raddrizzare le cose, che il campo racconti di una Roma di nuovo protagonista.
Da verificare a questo punto la posizione anche di Bruno Conti, che nelle ultime settimane è stato affiancato dal figlio Andrea nella gestione delle Academy giallorosse. Con la promozione di Totti, il campione del mondo (in scadenza di contratto) aveva la possibilità di tornare a gestire il settore giovanile (una delle cose che avrebbe voluto decidere Francesco); con questo terremoto, dovrebbe rinnovare per un solo anno, restando alle attuali competenze. Ha un anno di contratto ancora alla guida della Primavera, Alberto De Rossi, papà di Daniele, con il club che sembra intenzionato ad arrivare alla scadenza, prima di separarsi. Non arrivano notizie consolatorie per i tifosi neanche dal mercato: Manolas è infatti vicinissimo al Napoli, che sarebbe pronto ad offrire 4 milioni a stagione al giocatore, pagando la clausola rescissoria di 36.
© RIPRODUZIONE RISERVATA