Nonostante Paulo Fonseca trovi la forza di ribadire che "il treno Champions non è perso", il pareggio contro il Sassuolo inchioda la Roma al settimo posto in classifica, compromettendo la possibilità di raggiungere il quarto posto. I giallorossi, scrive Francesca Ferrazza sull'edizione romana di Repubblica, si perdono di nuovo, apparendo spenti e poco motivati, slegati tra loro e incapaci di tirare su la testa.
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Senza vittorie addio Champions: “Lottiamo ancora”
Ancora uno stop: stavolta solo pari col Sassuolo. Fonseca: “ Non ci arrendiamo”. Troppi gol subiti. E giovedì c’è l’Ajax
Pasqua amara, in attesa della gara d’Europa League con l’Ajax, di giovedì prossimo ad Amsterdam. "Abbiamo giocato una buona gara con un buon atteggiamento, anche se stiamo subendo troppe reti". Una valanga, verrebbe da dire, visto che la Roma con 41 centri presi ( sul campo) è la decima difesa della Serie A. Un’emorragia che non può essere spiegata solamente con le assenze ma trova origine in meccanismi che non funzionano.
La soddisfazione di Fonseca appare stonata rispetto a un gruppo che vede in totale astinenza realizzativa i suoi attaccanti (ieri la quinta rete di Pellegrini e poi Bruno Peres), a segno una sola volta nelle ultime nove partite, con Borja Mayoral e Dzeko entrambi spariti. Davvero troppo poco. Tra le poche cose positive registrate a Reggio Emilia, il rientro di Veretout."Mancano adesso nove partite in campionato, dobbiamo vincerle tutte", prova a infondere ottimismo il francese. È amareggiato Pellegrini, autore su rigore del suo quinto gol in campionato. "Siamo venuti fuori un po’ troppo tardi", spiega il capitano giallorosso.
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