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Roma, confronto Garcia-squadra: “Credete in ciò che facciamo”

Quaranta minuti di faccia faccia serratissimo tra il tecnico francese e i giocatori dopo il brutto pari con il Chievo. "Pretendo di più, possiamo uscirne soltanto insieme". In mattinata aveva parlato a Coverciano: "Il mio futuro? Dovrete...

Redazione

"Domani dovremo dirci la verità", disse Garcia a caldo, dopo il pari col Chievo, ottava "x" nelle ultime 9 gare. Così qualcuno, tornando a Trigoria lunedì, è rimasto sorpreso a non vedere l'allenatore: confronto sì ma senza Garcia? Non proprio, perché se l'allenamento lo hanno condotto sostanzialmente i vice Bimpard e Fichaux, Garcia è tornato in tempo da Coverciano per parlare con la squadraCONFRONTO GARCIA-SQUADRA: "CREDETE IN QUELLO CHE FACCIAMO" - La resa dei conti dura quaranta minuti. Quaranta minuti di faccia a faccia: Rudi Garcia, la squadra, lo staff e nessun altro. Quaranta minuti per "dirsi la verità", senza auditores della società, né Sabatini né Baldissoni. Quaranta minuti duri, in cui l'allenatore francese ha tirato durissimamente le briglie alla squadra, chiedendole di credere a quello che si fa "altrimenti è tutto inutile". Garcia teme la fronda da parte di qualche giocatore? possibile. Garcia teme soprattutto che i risultati abbiano minato la convinzione della squadra. Pretende che i suoi campioni, quelli che lo scorso anno avevano fatto la sua fortuna, tornino a dare il massimo: "Pretendo di più", "voglio che crediate in quello che facciamo" e "possiamo uscirne soltanto insieme", i temi principali del discorso del tecnico. duro e perentorio nei toni e nei termini di quello che ha detto ala squadra. Era soprattutto lui a voler dire "la verità", perché a Verona ha visto una squadra incapace di applicare quello che lui le aveva fatto studiare al video, poco vogliosa, poco concentrata, per nulla determinata. E - non lo ammetterà ai, ma lo sanno tutti quelli che orbitano intorno a lui - questo atteggiamento lo ha irritato non poco.LE PAROLE DA COVERCIANO - Un confronto preceduto dalle dichiarazioni rilasciate da Garcia a margine la cerimonia della consegna della Panchina d’oro a Coverciano: “Ieri non ero arrabbiato ma deluso. Questa mattina mi sono svegliato come sempre: motivato e carico. Bisogna lavorare per fare una grande gara giovedì, non c’è altro da fare. L’obiettivo principale resta la qualificazione alla Champions League. Siamo secondi e vogliamo rimanerci, ma per arrivare con questa posizione a fine campionato dobbiamo fare meglio di ieri. Poi c’e’ un turno di Europa League da superare contro una squadra forte come la Fiorentina”, afferma Garcia, che per raggiungere lo scopo chiede il massimo dal suo organico, non solo dai veterani come Totti e De Rossi: “Mi aspetto sempre di più ma non da un singolo, bensì da tutti, soprattuto perché so cosa possono fare individualmente e come squadra. Mi aspetto che la squadra, con la somma dei suoi singoli, faccia grandi prestazioni, e non come ieri”.“A ROMA STO BENE, MI DOVRETE SOPPORTARE ANCORA” – Quindi l’allenatore francese assicura che a fine stagione non lascerà Trigoria. “Il mio futuro? Parlate di quello che volete. Io ho sempre detto che a Roma sto bene. Voglio entrare nel nuovo stadio e, a meno che non lo facciano già l’anno prossimo, credo che dovrete sopportarmi ancora un po’…”.MAICON: OK AL RIENTRO - Buone notizie, se non altro, giungono dalla Spagna: Maicon - volato dal Professor Cugat a Barcellona per l'ultima visita di controllo al ginocchio - ha ottenuto il consenso per il graduale rientro in gruppo. Un innesto su cui conta il tecnico francese per riuscire ad ottenere l'obiettivo dichiarato stagionale, la qualificazione diretta alla Champions League. Altamente improbabile che il brasiliano venga convocato per la sfida di giovedì contro la Fiorentina; si cercherà piuttosto di lavorare per il ritorno del 19 marzo, quando all'Olimpico i giallorossi proveranno a non rendere vana la chance di qualificarsi ai quarti di Europa League. Ultimo treno per riuscire ad alzare un trofeo.