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I favori dell’Uefa a Psg e City, le carte accusano Infantino

Una longa manus europea ha consentito a due ambiziosissime società in mano agli sceicchi la possibilità di partecipare alla Champions League, nonostante evidenti violazioni dei protocolli

Redazione

Un paio di incontri segreti con i vertici dell’Uefa, e le sanzioni che avrebbero potuto escludere Psg e Manchester City dall’Europa sono diventate dei semplici buffetti, scrive Matteo Pinci su La Repubblica.

Una longa manus europea ha consentito a due ambiziosissime società in mano agli sceicchi la possibilità di partecipare alla Champions League - e di beneficiare dei suoi ricchissimi ricavi - nonostante evidenti violazioni dei protocolli. Il numero de L’Espresso in edicola domani ha studiato e analizzato insieme alle testate del consorzio Eic, European Investigative Collaboration, le carte di Football Leaks ottenute dal settimanale tedesco Der Spiegel. Che rivelano come i due colossi di proprietà delle famiglie reali di Qatar e Emirati siano state in grado di “truccare” i propri conti: il Fair play finanziario dell’Uefa limita gli investimenti dei proprietari? Loro lo aggiravano versando cifre spropositate attraverso sponsorizzazioni sottoscritte con società della propria galassia.

Il City e il Psg Migliaia di tracce tra mail, contratti e presentazioni riservate, rivelano anche il ruolo avuto nella vicenda da due dei totem dell’Uefa fino al 2016: Michel Platini, che ne fu il presidente, e Gianni Infantino, suo segretario generale, oggi al vertice della Fifa, l’uomo più potente del calcio mondiale.

Perché l’organo di controllo dell’Uefa finiva per tollerare le sponsorizzazioni tra parti correlate, a cifre decisamente superiori al valore di mercato, come certificavano gli organi di controllo? Operazioni vietate ma a cui erano inclini sia il Psg dei qatarioti, sia il Manchester City. Ne erano a conoscenza Platini e Infantino, che parteciparono a incontri riservati con i dirigenti di entrambe le squadre. Nelle settimane successive, i controlli hanno prodotto sanzioni trascurabili. Le sponsorizzazioni milionarie sono state svalutate, ma restando decisamente superiori al loro valore stimato dagli organi di controllo. E le multe salatissime hanno finito per essere parzialmente cancellate due anni dopo.

Le carte di Football Leaks descrivono approfonditamente l’Operazione Superlega, la trattativa tra l’Uefa e i vertici di 11 club come Juventus e Milan, Psg e Bayern Monaco, le spagnole Real Madrid e Barcellona, le inglesi Arsenal, Chelsea, Liverpool e le due di Manchester, il City e lo United e l’Uefa. Interessati a creare una Champions League alternativa per spartirsi diritti tv (aprendo anche a Roma e Inter) e lasciare ai campionati nazionali le briciole della torta miliardaria del calcio.

Tra le maglie delle carte esaminate, anche i pagamenti a società riconducibili all’attuale ct Roberto Mancini da parte dell’Al Jazira, ai tempi in cui allenava proprio il City. Milioni di euro sui conti di una società offshore con sede alle Mauritius e di un’impresa italiana con base a Roma intestata a una fiduciaria rappresentata dalla moglie di Mancini. Con tracce che lasciano pensare a triangolazioni tra il City e l’Al Jazira.