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Coronavirus, se il campionato non riprenderà c’è l’idea di una Serie A 2020/21 a ‘handicap’

In queste ore la sensazione più forte tra i vari presidenti è che la stagione si chiuda qui: troppi i possibili ostacoli. Intanto la Premier sta ragionando su una ripresa il 1 giugno a porte chiuse

Redazione

Le ipotesi sulla ripresa del campionato di Serie A continuano a essere molteplici. Anche se continua a circolare di presidente in presidente la sensazione che non si potrebbe riprendere proprio più. Anche in Inghilterra - scrive 'La Repubblica' - stanno aggiornando le scadenze: la Premier sta ragionando su una ripresa il 1 giugno a porte chiuse, come d’altronde a porte chiuse si giocherebbe la Serie A. Gli atleti dovrebbero quasi certamente sottoporsi a un nuovo ciclo di visite di idoneità, ma non è chiaro se l’eventuale fibrosi che può lasciare la polmonite interstiziale sia compatibile con l’agonismo. Senza poi contare l’ipotesi di un eventuale altro caso positivo alla ripresa dell’attività, con la necessità di nuove quarantene di squadra, obbligata anche nel caso di contatti con un infetto esterno. Inoltre c’è da valutare la gestione del rientro dei calciatori fuggiti all’estero (come i quattro juventini): è quasi certo che dovranno andare in quarantena, sempre ammesso che riescano a lasciare i Paesi di provenienza.

Tommasi potrebbe proporre di ripartire nella nuova stagione con un handicap di classifica da studiare: per esempio, il Benevento inizierebbe la prossima Serie B mantenendo una parte dei 22 punti di vantaggio accumulati (invano?) in questi mesi sulla terza. E’ solo un’ipotesi. Ma si possono fare solo ipotesi.