Un sogno. Così l’ha definito José Mourinho. Noi abbiamo il sogno di giocare la finale di Conference League, il suo virgolettato. E dentro quel “noi” c’è tutta la Roma, scrive Mimmo Ferretti su La Repubblica. Perché il sogno non è soltanto del portoghese e/o della squadra, ma appartiene al popolo romanista. Alla gente che si nutre e vive di romanismo. Come non essere d’accordo, vista l’occasione che si sta profilando all’orizzonte del club di Dan e Ryan Friedkin? Giovedì, a Leicester, il primo tempo da 90 minuti della semifinale per trasformare il sogno in realtà. Un obiettivo che è alla portata della Roma, a patto che la Roma faccia la Roma vista prima della trasferta in casa dell’Inter. Cioè una squadra solida, forte sia di gambe che di testa.
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La Repubblica
Adesso Mourinho ha una banda che vuole sognare
Giovedì, a Leicester, il primo tempo da 90 minuti della semifinale per trasformare il sogno in realtà
Ma in campo internazionale a che punto siamo? Lo cominceremo a scoprire giovedì sera, in casa di club che nella Premier non va come il vento. Slo che fare paragoni con quello che accade oltre Manica è sempre rischioso, perché lì – dicono i sapientoni – si gioca un altro calcio. E, quindi, anche le meno brave della Premier qui in Italia avrebbero vita facile. Vero, falso? Alla Banda di Mou il compito di certificare la verità.
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