(Il Romanista - G.Galdi) -«Avevo sempre sentito parlare dei tifosi della Roma, ho avuto un ottima impressione. Spero che possano aprezzarmi e spero di farmi valere». E’ un Leandro Castan molto carico, quello che si presenta davanti alle telecamere di Roma Channel. E che si descrive: «Mi piace difendere la porta, e quello mi da il pane. Sono una persona tranquilla, preferisco trascorrere il tempo libero con la mia famiglia. Sto bene fisicamente, anche se mi sono dovuto abiutare a una preparazione diversa. Ho fatto fatica, ma ora le cose vanno meglio[...]».
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Castan: «Roma, per vincere ancora»
(Il Romanista – G.Galdi) – «Avevo sempre sentito parlare dei tifosi della Roma, ho avuto un ottima impressione. Spero che possano aprezzarmi e spero di farmi valere».
Altri due nuovi sono Dodo e Piris: «Sono due giocatori importanti, Dodò giocava con me al Corinthians, quando recupererà ci sarà molto utile. Piris lo conoscevo come avversario, già si vede che può aiutarci molto. Teniamo a mente che siamo un gruppo, solo pensando così possiamo arrivare all’obiettivo, che è lo scudetto. Personalmente vengo da un titolo brasiliano e da una Copa Libertadores. Sono qui per continuare a vincere. Apro questa tappa della mia carriera con grande entusiasmo. Anche la Nazionale è un mio obiettivo, ma sono abituato a pensare al presente. Se aiuterò la Roma ad andare in alto avrò possibiltà anche per il Brasile». Ieri Castan e compagni agli ordini di Zeman sono tornati ad allenarsi con doppia seduta, dopo il pomeriggio libero del giorno precedente. L’allenamento mattutino è iniziato alle 9.30. Assente Francesco Totti, ancora nella Capitale, e Bojan, Bradley e Dodò che hanno lavorato in palestra.
Chi è sceso in campo ha cominciato con il riscaldamento sulla pista d’atletica, a seguire stretching e poi ripetute sui 70 metri; Florenzi il più veloce con il tempo di 7’’40, dopo di lui Lamela e Osvaldo. Balzaretti, Destro e Piris hanno eseguito a parte degli scatti sui 100 metri e successivamente si sono uniti ai compagni. Il gruppo al completo poi si è avviato verso gli spalti per lavorare sui gradoni dove era seduto Sabatini a bere un caffè che si è rivolto ironicamente ai giocatori così: «Ma mi venite a rompere proprio qui dove devo fumare?». Terminati i gradoni, e dopo un lavoro di scarico, è iniziata la parte tattica della seduta. Con un campo di poco più corto rispetto alle dimensioni regolari, i giocatori hanno dovuto costruire l’azione offensiva partendo dalla difesa. [...]
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