(Il Romanista - L.Pelosi) E’ un film già visto. Nel 1998-99, con Zeman in panchina, si contarono 13 partite condizionate da errori arbitrali a danno della Roma. Stavolta siamo già a sei. Che è bene tenere a mente, nonostante alcuni episodi siano arrivati in situazioni in cui forse la Roma non avrebbe meritato un risultato diverso da quello che poi si è verificato sul campo. Già, "sul campo", terminologia molto juventina e quindi di cui diffidare. In ogni campionato le squadre che arrivano davanti, e la Juve ci arriva spesso, ottengono alcuni risultati immeritati. Quelli che magari fanno la differenza. Alla Roma quest’anno non è mai capitato. Sono capitate, invece, tante altre cose. Li chiamano "episodi". Ormai ci si potrebbe fare una serie-tv.
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Arbitri, adesso basta!
(Il Romanista – L.Pelosi) E’ un film già visto. Nel 1998-99, con Zeman in panchina, si contarono 13 partite condizionate da errori arbitrali a danno della Roma. Stavolta siamo già a sei.
ROMA-CATANIA 2-2 Arbitro De Marco. Entrambi i gol del Catania sono irregolari. Sul primo Marchese è in fuorigioco. L’azione del secondo gol è viziata da un fuorigioco di Lodi.
INTER-ROMA 1-3 Al 93’, a partita chiusa, Osvaldo, già ammonito, viene nuovamente ammonito per un fallo di mano che non era affatto da punire. Espulso e squalificato, salterà Roma-Bologna, che la Roma perderà 3-2. A proposito, l’arbitro di Inter-Roma era Bergonzi.
ROMA-UDINESE 2-3 Arbitro Massa. Sul 2-2, a pochi minuti dalla fine, viene regalato all’Udinese il rigore che Di Natale realizzerà per il 2-3 finale. Lo segnala il giudice di porta, che vede un fallo inesistente di Castan su Pereyra. L’attaccante dell’Udinese non viene neanche toccato. E Castan sarà pure ammonito.
PARMA-ROMA 3-2 Arbitro Damato. Di Barletta. Il tifoso dell’Inter che arbitrò Roma-Sampdoria alla quart’ultima giornata del campionato 2009- 2010, quando la Roma si giocava lo scudetto con l’Inter. Sul 2-1 il Parma realizza il terzo gol su un’azione viziata da fuorigioco che Damato e i suoi assistenti, colpevole peraltro di non sospendere la partita giocata su un campo impraticambile, non vedono. Concederà poi un rigore, netto, alla Roma.
ROMA-FIORENTINA 4-2 E’ storia recente. Contro la Fiorentina arbitra il toscano Banti, che è di Livorno. Nel primo tempo non espelle Olivera che calpesta Pjanic. Nel secondo annulla un gol regolare a Marquinhos, che avrebbe dato il 4-2 alla Roma ben prima del gol di Osvaldo e ben prima che la Fiorentina sfiorasse il 3-3.
ROMA-ATALANTA 3-0 (COPPA ITALIA) Storia recentissima. Arbitra Russo di Nola, che non dovrebbe più dirigere in A da quel Brescia-Roma del 2010-2011. Nega due rigori alla Roma (trattenuta di Raimondi su Destro, fallo di mano in area dello stesso Raimondi). Espelle Osvaldo, giustamente.
BERGONZI Sarebbe meglio non averlo più. Prima di ieri, si contavano tre espulsioni a danno della Roma nelle ultime tre partite da lui dirette e ben quattro rigori a sfavore. Per fermarci allo scorso anno, nel derby di ritorno espulse giustamente Stekelenburg per il fallo su Klose, ma poi non fece altrettanto con Scaloni, che fermò fallosamente Borini lanciato a rete. Fu graziato anche Biava, in una partita che finì con 8 ammoniti, 2 espulsi e 40 minuti di gioco effettivo. In Roma-Fiorentina dell’anno scorso, finita 1-2, espulse Osvaldo, che dichiarò: «Questo arbitro si sente un Dio in terra. Ha indirizzato la gara. La società non lo dice, ma lo dico io».
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