rassegna stampa roma

Zaniolo, da erede di Totti a calciatore come tutti

Fonseca non ha dato indizi, ma anche oggi potrebbe partire dalla panchina. E le voci sul suo futuro...

Redazione

Il 12 febbraio, con la doppietta contro il Porto nell’andata degli ottavi di Champions, diventò il futuro del calcio italiano per tutti e il possibile erede di Totti per i tifosi della Roma. Sono passati meno di otto mesi e la luna di miele con Zaniolo è finita, scrive Luca Valdiserri sul "Corriere della Sera". Per quale motivo? Difficile dare una risposta univoca. Il ragazzo ha commesso errori - compresi quelli con l’Under 21 che gli sono costati la convocazione anche nellaNazionale maggiore -, ma questo va messo in conto con i giovani. Nel derby, pareggiato più per fortuna che per merito, ha colpito due pali a Strakosha battuto. In Europa League, alla prima contro l’Istanbul Basaksehir, ha segnato un gol e servito un assist a Dzeko. Nella sconfitta contro l’Atalanta non ha segnato sullo 0-0, dopo aver saltato anche Gollini, ma l’occasione se la era costruita tutta da solo. Il rendimento non è certo da panchina. Ma lì rischia di restare oggi a Lecce e il primo cambio, quando è tra i titolari, spesso capita a lui. Più che prove, ci sono indizi. A Roma girano tante voci e qualche titolo. Zaniolo si allena male. Si è montato la testa. Deve dare di più. Gioca in un ruolo dove la Roma ha già tanta abbondanza. È tra quei giovani che, dopo la vittoria di Bologna, si sono fatti prendere da un’euforia ingiustificata. E così via. Sembra quasi che si stia preparando un eventuale addio, a fine stagione, con ricchissima plusvalenza nel caso in cui la Roma non riuscisse ad arrivare tra le prime quattro. Non ci sono più certezze e bisognerebbe ricostruirle, magari a partire da oggi. La conferenza stampa di Fonseca, prima della partenza per Lecce, non ha dato tracce. È giusto che non faccia preferenze: tutti i calciatori della Roma hanno stessi doveri e stessi diritti. Di sicuro, però, sono state spese poche parole per far sentire Nicolò «speciale», mentre si intensificano le visite di Paratici all’Olimpico per vederlo all’opera. Chi vivrà, vedrà.