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Vince la polizia di Siviglia. La partita con la Roma si giocherà a porte chiuse

Redazione

La decisione è arrivata nel pomeriggio di ieri a causa dell’emergenza coronavirus

In un clima surreale la Roma continua a preparare l’andata degli ottavi di finale di Europa League, che si giocheranno giovedì (ore 18.55) a Siviglia, scrive Gianluca Piacentini  sul Corriere della Sera. Ma a porte chiuse.

La decisione è arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo che Jupol, il maggior sindacato di polizia, ha presentato una richiesta al Governo spagnolo di disputare il match senza pubblico a causa dell’emergenza coronavirus e «dell’impossibilità di garantire la sicurezza sanitaria dei poliziotti impegnati».

Gli agenti avevano chiesto "tutto il materiale necessario per evitare il contagio" e che "l’uniforme e gli strumenti di lavoro siano disinfettati nel caso in cui sia consentito l’accesso ai tifosi". Anche in Spagna c’è stato un aumento dei casi di positività - anche se non con le cifre italiane - e il tema coronavirus è diventato un’emergenza assoluta anche per il governo di Madrid. I circa 500 tifosi romanisti che avevano comprato viaggio aereo e biglietto per la trasferta dovranno così restare a casa.

In questa situazione, Paulo Fonseca continua a preparare la partita. La buona notizia di ieri riguarda Amadou Diawara, che dopo i 60 minuti giocati sabato scorso con la Primavera, si è allenato con il gruppo. Le possibilità di convocazione salgono.

Non è escluso che alla fine possa anche partire titolare, vista l’emergenza in mezzo al campo con Veretout squalificato e Pellegrini che anche ieri ha svolto lavoro personalizzato.