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Il Corriere della Sera

Roma in volo con l’Atalanta. Belotti: “Mai porsi limiti, Abraham è uno stimolo”

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Inoltre il “Gallo” ha espresso il suo pensiero sull’accoglienza ricevuta all'Olimpico: “Non mi aspettavo di vedere tutta quella gente. L’atmosfera, l’inno, è stato come vivere un sogno"

Redazione

La Roma è in testa alla classifica, ma ora con lei c’è anche l’Atalanta, che ha vinto per 3-1 contro il Torino ed è salita a quota 10 punti scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. I giallorossi guardano tutti dall’alto e, analizzando le stagioni passate, quando sono stati al primo posto dopo quattro giornate hanno vinto 2 dei 3 scudetti (1941/1942 e 1982/1983) e le ultime 4 volte che si è verificato questo evento sono arrivati secondi.

La campagna acquisti effettuata in questa sessione di calciomercato è stata di altissimo livello e anche Belotti, neo acquisto, ha parlato in conferenza stampa delle ambizioni della Roma: “Possiamo vincere tutte le partite, poi dove arriveremo si vedrà alla fine, non bisogna mai porsi dei limiti. Sarà un campionato un po’ strano a causa del Mondiale, da gennaio a giugno ci saranno tante partite e ci sarà bisogno di tutti. Ragioniamo partita per partita, noi siamo la Roma e ho percepito la voglia che c’è di vincere, anche in allenamento”.

L’ex capitano del Torino ha rivelato il motivo per cui ha rifiutato tutte le offerte pur di trasferirsi nella Capitale: “La mia priorità era venire a Roma perché qui c’è un progetto importante: la squadra e la società hanno grandi ambizioni. A luglio c’è stato un primo contatto, però il parco attaccanti era al completo. Nell’ultima settimana mi ha chiamato Pinto e mi ha chiesto se potevo aspettare 72 ore: gli ho dato la mia disponibilità, poi in due o tre giorni abbiamo fatto tutto. Non cercavo un contratto che mi tutelasse, ma un progetto e una situazione sportiva che fossero giusta per me, e la Roma era l’opportunità migliore”.

Inoltre il “Gallo” ha espresso il suo pensiero sull’accoglienza ricevuta dallo Stadio Olimpico“Non mi aspettavo di vedere tutta quella gente, appena ho alzato lo sguardo è stato bellissimo: l’atmosfera, l’inno, come vivere un sogno. Se avessi fatto gol sarebbe stato perfetto, ma resta una serata comunque indimenticabile”. Il centravanti ha poi affrontato il tema legato alla presenza di Abraham: “Per me è uno stimolo. La concorrenza la vedo come un’opportunità di migliorarmi, so che è un attaccante di grande livello”.