Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

Il Corriere della Sera

Mourinho: “Sono io il responsabile. Ko durissimo, mi scuso coi tifosi”

Mourinho: “Sono io il responsabile. Ko durissimo, mi scuso coi tifosi” - immagine 1
Il tecnico: "Ma meglio così che perdere quattro partite 1-0"

Redazione

Doveva essere la partita per guadagnare punti sulle inseguitrici, invece a Udine è arrivata la prima (fragorosa) sconfitta in campionato per la Roma, che perde la testa della classifica, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera.

La formazione giallorossa si è complicata la vita da sola, regalando i primi due gol ai bianconeri, prima con un assist di Karsdorp a Udogie dopo 5’, e poi con una papera di Rui Patricio. Mourinho durante il match ha avuto da ridire con l’arbitro Maresca, che sul punteggio di 1-0 per i friulani ha sorvolato su un presunto fallo di Becao su Celik che stava calciando in porta, senza assegnare il calcio di rigore. In settimana aveva avvisato tutti della difficoltà del match. “Avevo delle sensazioni, anche l’anno scorso abbiamo sofferto qui, abbiamo giocato poco tempo con tante interruzioni. Anche i ragazzini, che devono imparare il Fair Play, qui sono perfetti, mi piacerebbe avere questi raccattapalle nel mio stadio ma noi siamo diversi. Hanno fatto la loro partita, faccio loro faccio i complimenti ma li aspetto per il ritorno”.

Grandi recriminazioni sugli episodi che non hanno favorito i giallorossi. “Noi eravamo entrati bene in campo, in apertura abbiamo avuto un’occasione con Dybala, che è stato il migliore. Ogni volta che arrivavano in contropiede potevano farci gol: il possibile rigore che l’arbitro non ha dato o il palo di Mancini potevano cambiare l’inerzia della partita. Abbiamo avuto l’opportunità per pareggiare o rientrare in partita e non lo abbiamo fatto, abbiamo regalato alcuni gol per errori individuali. La spiegazione della sconfitta è semplice: con la partita aperta noi abbiamo sbagliato e loro no. E’ dura per noi e per i tifosi, ma abbiamo 10 punti e siamo tutti lì, facciamo la nostra strada”.