Corriere della Sera

Lo Bello, nel ’70 il precedente contro Orsato

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Il più famoso arbitro italiano di tutti i tempi decise in modo diverso durante una finale di Coppa dei Campioni

Redazione

“Sul rigore non si dà mai vantaggio“. Parola di Orsato, per giustificare il fischio prima dell’1-1 di Abraham contro la Juventus. La smentita, nettissima, arriva dal passato. Ricordando come si comportò il più famoso arbitro italiano di tutti i tempi, Concetto Lo Bello, nella finale di Coppa Campioni, scrive Massimo Perrone sul Corriere della Sera. San Siro, 6 maggio 1970, Feyenoord-Celtic 1-1 al 116′: McNeill devia la palla con entrambe le mani in piena area, il siciliano non fischia, Kindvall fa un pallonetto sul portiere in uscita, trofeo agli olandesi. Titolo del Corriere della Sera: “Lo Bello: Per il 2 a 1 regola del vantaggio“. Commento il giorno dopo: “Se Kindvall non avesse segnato, Lo Bello non avrebbe potuto più fischiare il rigore e oggi gli olandesi, anziché elogiarlo, l’avrebbero criticato“. Perché la regola 5 allora diceva: “l’arbitro non può revocare la sua decisione qualora il presunto vantaggio non si sia realizzato“. Adesso invece può sanzionare l’infrazione “se il vantaggio previsto non ci concretizza nell’immediatezza o entro pochi secondi”. E allora, Orsato?