Luciano Spalletti vuole riportare nella Capitale il centrocampista Lorenzo Pellegrini, su cui la Roma mantiene un diritto di «recompra» a 10 milioni di euro (valida però solamente a fine stagione ed entro il 30 giugno), insieme a Gregoire Defrel, jolly che può ricoprire tutti e quattro i ruoli offensivi nel 4-2-3-1. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera", il diesse neroverde ha sparato troppo alto il prezzo richiesto per l’attaccante francese classe ’91, per il quale il Sassuolo avrebbe ricevuto un’offerta da parte di un (ancora imprecisato) club cinese pronto a pagare 30 milioni di euro. Una cifra non nella disponibilità della Roma, che prima di fare mercato dovrà monetizzare la cessione di Iturbe (piace sempre a Genoa, Torino e Lione) e incassare i pagamenti di Iago Falque e Castan.
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La Roma su Pellegrini e Defrel ma il Sassuolo respinge l’assalto
Il diesse neroverde ha sparato troppo alto il prezzo richiesto per l’attaccante francese classe ’91, per il quale il Sassuolo avrebbe ricevuto un’offerta da parte di un (ancora imprecisato) club cinese pronto a pagare 30 milioni di euro
Capitolo Pellegrini: il Sassuolo non vorrebbe lasciar partire già a gennaio il centrocampista classe ’96 cresciuto nel vivaio giallorosso, ma trattenerlo fino al termine della stagione per non privare Di Francesco un calciatore che si sta rivelando importante. La priorità romanista, comunque, è sistemare l’attacco. La società giallorossa continua a monitorare Depay, El Ghazi e Musonda, profili di calciatori giovanissimi, preferiti al Papu Gomez per cui l’Atalanta chiede troppi soldi. Non interessa l’ex Fabio Borini, che è stato proposto a Trigoria.
Un altro nome da non scartare del tutto è quello di Jesé Rodriguez del Psg, su cui ieri si è sfilato il Las Palmas che, come ha dichiarato il presidente Miguel Angel Ramirez, non può permettersi di pagargli lo stipendio. Per il centrocampo ieri è stato offerto il genoano Diego Laxalt, ma è un nome che non convincerebbe fino in fondo la Roma, disponibile a parlarne, eventualmente, a giugno.
(G. Piacentini)
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