Ieri Seydou Keita ha parlato ai microfoni di Sky, elogiando il nuovo tecnico giallorosso: «Spalletti è un uomo di carattere. Ho sempre sostenuto che sono i calciatori a fare l’allenatore, che può comunicarci le sue idee e dirci cosa fare, ma poi in campo andiamo noi. Basta vedere cosa ha fatto Luis Enrique a Roma e cosa sta facendo a Barcellona per capire l’importanza dei giocatori. È ovvio che le idee contano e che seguiamo le indicazioni che ci vengono date, ma la cosa più importante è che la squadra abbia fiducia nel tecnico». Il centrocampista maliano dà poi una stoccata ai tifosi giallorossi: «La Roma è un club magnifico ma è difficile giocare con i tifosi che fischiano. Ho avuto come compagni grandi campioni, ma non ne conosco uno che riesca a giocare bene con i fischi. Quando le cose vanno male, la cosa più importante è aiutare la squadra».
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Keita: «Spalletti ha carattere». Strootman con la Primavera, un tempo e un gol su rigore
"Ho sempre sostenuto che sono i calciatori a fare l’allenatore, che può comunicarci le sue idee e dirci cosa fare, ma poi in campo andiamo noi" ha dichiarato ieri il centrocampista maliano
Presto ad aiutare la squadra ci sarà anche Kevin Strootman. Ieri il centrocampista olandese, 376 giorni dopo la sua ultima gara, è sceso in campo nel 6-0 rifilato in campionato all’Avellino dalla Primavera di Alberto De Rossi. Sotto lo sguardo di Luciano Spalletti, Strootman ha giocato per tutto il primo tempo: al 12’ ha anche realizzato il calcio di rigore che si era conquistato Sadiq, ricorda Gianluca Piacentini su "Il Corriere della Sera".
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