In prima pagina i rinnovi del parco giocatori, perché in campo ci vanno loro, scrive Luca Valdiserri sul Corriere della Sera. I primi nomi sulla lista sono Zaniolo, Smalling e Cristante, con adeguamento per Zalewski.
Corriere della Sera
Friedkin, Mourinho e i piani per la Roma 2023
Mercato di alto profilo per la Champions, uscita dalla Borsa e il nuovo stadio
E poi tante altre mosse per ripartire alla grande. Dan e Ryan Friedkin sanno per primi che la Roma, passo dopo passo, deve ancora crescere. Il primo step è la costruzione dello stadio di proprietà, dopo il doppio fallimento del progetto di James Pallotta a Tor di Valle, sia nella versione extralarge che in quella small.
La zona più gettonata resta quella di Pietralata, nella stessa area del progetto Expo 2030. Alle spalle della stazione Tiburtina, in una zona “vuota” ma urbanizzata, in modo da avere già infrastrutture per mobilità e trasporti. Il Campidoglio è d’accordo e questo dovrebbe accorciare i tempi a 5 anni.
L’entusiasmo dell’ultima stagione – oltre un milione di spettatori all’Olimpico, biglietti a ruba per la finale di Conference e molti tifosi partiti per Tirana anche senza tagliando, la festa per la vittoria che ha paralizzato la città – rende necessario uno stadio almeno da 55.000 posti.
Lo stadio va costruito, poi bisogna riempirlo. In attesa del nuovo, il discorso vale per l’Olimpico. La campagna abbonamenti è già partita e, grazie all’entusiasmo per la conquista della Conference, i risultati sono eccezionali: già superate le 23.000 tessere (21.000 un anno fa come dato finale). Dalle ore 10 di domani scatterà la vendita libera degli abbonamenti anche in curva Sud. L’obiettivo delle 30.000 tessere è più che raggiungibile.
Un’altra mossa è l’uscita dalla Borsa. L’operazione delisting è iniziata e, giorno dopo giorno, i Friedkin hanno rastrellato le azioni dei soci di minoranza, incentivati da un premio sul prezzo (0,43 euro ad azione). L’obiettivo è arrivare al 95% del capitale sociale.
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