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CORRIERE DELLA SERA

Da Roma-Barcellona allo Slavia: quante storie da riscrivere senza i gol “doppi”

Da Roma-Barcellona allo Slavia: quante storie da riscrivere senza i gol “doppi”

Il colpo di testa di Manolas, la beffa con il Gornik o quella con lo Slavia

Redazione

Calcio d'angolo di Under, colpo di testa di Manolas all'82': Roma-Barcellona 3-0. Era il 10 aprile 2018. Chissà come sarebbe andata ai supplementari, in quei quarti di finale di Champions, se l'Uefa avesse deciso di cambiare il regolamento con quattro stagioni di anticipo. I gol "doppi" - scrive Massimo Perrone sul Corriere della Sera - non valgono più. Il Barça all'andata aveva vinto 4-1.

I romanisti di una certa età ricordano una beffa in Coppa delle Coppe, era il 1970, un 2-2 di Scaratti al 11' sul campo del Gornik (dopo l'1-1 dell'Olimpico) aveva spinto migliaia di tifosi a festeggiare per le vie della Capitale perché anche la Rai si era sbagliata: i gol ai supplementari allora non valevano doppio, e allo spareggio con i polacchi furono fatali i rigori. Nei 50 anni successivi la Roma è incappata 6 volte nella regola adesso abolita: andò bene nell'Uefa 1988-89 (2-4 e 2-0 col Partizan), nella Coppa delle Coppe '91-92 (2-1 fuori e 0-1 in casa col Cska Mosca) e due volte nella Champions 2017-2018, con lo Shakhtar e poi col Barça. Due le beffe: terribile quella di Vavra che segnò al 114' qualificando lo Slavia Praga nel '96. Dieci anni dopo, al Middlesbrough bastò il ko 2-1 dopo l'1-0 dell'andata.