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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “La Roma non è tutelata, bisogna fare a braccio di ferro”

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Le opinioni di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalistiex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Ugo Trani (Teleradiostereo 92.7): “Se la Roma batte il Bologna io regalo, giocandola, la partita all’Udinese, visto che tra quelli che ci hanno votato contro in Lega ci sono Verona ed Empoli. Bisogna andare al braccio di ferro, altrimenti non fai niente. Loro hanno applicato il regolamento, non gliene frega niente della Roma, tanto hanno preso il quinto posto Champions e si mettono anche la medaglia. La Lega non solo non è interessata alla vittoria di una coppa europea, ma non lo è in particolare alla vittoria di determinate squadre. Perché se la Roma vince un’altra partita in Europa diventa la prima italiana del ranking, anche davanti all’Inter. E mi dovete spiegare un presidente di una federazione che parla quando c’è da tutelare la Juve, che però non ci tutela quando parla con Uefa e Fifa, dicendo che al Mondiale per Club deve andarci la prima squadra italiana nel ranking Uefa. Non siamo tutelati come Roma. Comunque io sono della Roma, più mi fanno la guerra più mi diverto. Non piangiamo, anzi ce la prendiamo con la Roma che non conta e rovesciamo il discorso. Dei tre punti di Udine neanche mi importa, la giochiamo così e poi pensiamo al Bayer, è quella la vera finale dell’Europa League". 

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Da quello che so la Lega ha cercato di capire se ci potesse essere un’altra soluzione. C’è un regolamento e prevede che si giochi in quella data, in quella settimana in cui né Roma né Udinese hanno le coppe. Diverso sarebbe stato a campionato appena iniziato. Pensate se si fosse giocata a campionato finito, con corsa Champions e salvezza ancora aperte. La Lega ha preso l’unica decisione possibile. Atalanta-Fiorentina forse si recupererà a fine campionato perché non ci sono settimane disponibili. Comunque sarebbe rimasto qualcuno scontento. Alla fine la decisione è stata giusta”.

Luigi Salomone (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “A Udine è stata gestita male da subito, soprattutto la sera, quando si poteva giocare alle 14 del giorno successivo come prevedeva il regolamento. Sarebbe stato di lunedì, ma anche l’Atalanta aveva giocato lunedì con l’Europa League tre giorni dopo. Capisco i dirigenti di Cagliari, Empoli e Frosinone. Immaginate la Roma che gioca la finale di Europa League e poi gioca con l’Udinese. Si deve salvaguardare la regolarità del campionato. L’errore è a monte, bisognava giocare il giorno dopo e si risolveva tutto. Poi si tratta di 18 minuti, non di 90 più recupero. Alla Roma è stato proposto anche di giocare a Udine giovedì 25 alle 14 e poi anticipare a sabato sera contro il Napoli, ma non ha accettato".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Avrei voluto vedere accontentata la Roma che rappresenta il calcio italiano. Il problema è che Sassuolo, Empoli, Verona e Frosinone hanno detto che avrebbero fatto il finimondo, facendo ricorso anche al Tar se si fosse giocato a campionato finito. Non puoi dare all’Udinese un vantaggio così”.

Francesco Balzani (Teleradiostereo 92.7): “A maggio avevamo capito che la Lega non vuole che la Roma vinca una coppa europea, visto che si sono prostrati alla Uefa dopo quello che hanno combinato. Alla Lega non interessa che il calcio italiano vinca un’altra coppa, pensa più a tutelare il suo orticello. In Ligue 1 il regolamento lo hanno cambiato, anche qui quando si vuole il regolamento viene cambiato. Ma poi quando c... viene rispettato in Lega il regolamento? Quando la Juve fa plusvalenze false e il presidente dice che va tutelato il brand. La scusa del regolamento la mettiamo da parte. Sappiamo che la Roma sta sulle palle. Anche l’anno scorso era uguale, il calendario era sempre contro e mai pro. C’è la componente di voler far male alla Roma, ma anche di inadeguatezza strutturale. Ci sono vertici che fanno ridere, basti pensare agli stadi vuoti in Arabia durante la Supercoppa".

Antonio Felici (Teleradiostereo 92.7): “Per me la Roma ha dormito troppo a lungo su questi temi. Nello sport contano i risultati. E sono sotto gli occhi di tutti. Amici non ne esistono. La Roma ha dormito troppo, ma ora la appoggio al 2000%. La lettera mandata alla Lega e poi il comunicato li condivido completamente. Il sistema Italia sono tre squadre con una quarta persona che si intromette e se la comanda. Il sistema Italia non è interessato al fatto che un’italiana vinca la coppa se questa è la Roma. Il sistema Italia a livello internazionale si è basato sulla Roma, è la Roma il sistema Italia".

Gianluca Lengua (Radio Radio Mattino – 104,5): "Il comunicato è stato voluto fortemente da Lina, non ci ha visto più. Anche alla luce di quello fatto in Ligue 1. Qui non si riesce a comprendere come la Lega non sia riuscita a imporsi su tre squadre per evitare che la Roma giocasse il 25 aprile. Giocare quei 20 minuti non è facile, la partita avrà una preparazione diversa, quindi non è così semplice. La gestione è come di una partita di 90 minuti. La Roma ha sicuramente le sue ragioni. Però tutte queste motivazioni sono più deboli di cavilli burocratici che non si vogliono scavalcare. La soluzione poteva essere di far slittare la finale di Coppa Italia e usare quella data per il recupero". 

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma andava aiutata di più, rappresenta il calcio italiano e non solo Roma. Ma evidentemente c’erano gli interessi dell’Udinese che non potevano essere calpestati. E alla fine ha prevalso il male minore”.

Paolo Marcacci (Radio Radio Mattino – 104,5): "Le ragioni della Roma sono di chi, appunto, ha ragione. Per quanto riguarda il Bologna, la si affronta in un momento di lieve affinamento, non firmerei per un pareggio. Visto i numeri delle due squadre, con la Roma che segna più del Bologna, avrei voluto l'attacco a pieno regime con Lukaku". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "Bisogna ridurre la Serie A a 18 squadre, così quando stai in emergenza come in questi casi puoi organizzare meglio i recuperi".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): "Era complicato trovare la soddisfazione di tutti nel decidere il recupero di Udinese-Roma, non ci sono date e i friulani sono ancora in zona lotta per non retrocedere"

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5):  "Formalmente la Roma ha fatto bene a fare la nota di protesta sulla decisione della Lega. Però Udinese-Roma più la sposti in là e più rischi di farla diventare un'amichevole per una delle due. E questo hanno cercatro di evitare. Io fossi De Rossi manderei 14 giocatori e basta, e gli altri li lasci a Trigoria". 

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