Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “L’effetto Mourinho rischia di scemare”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Tele Radio Stereo 92.7): “Villar è un trequartista, perché è un centrocampista di qualità e offensivo. Si sa adattare, ma si esalta in ruolo dove giocar bene è il suo dovere. Zaniolo stava cominciando a pesare molto, ha movimenti atipici e ti mette in difficoltà nella corsa. La difficoltà di Abraham è che non c’è l’ala che arriva sul fondo per mettere il cross, si ritrova sempre a giocare con la difesa schierata e ciò gli complica le cose”.
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "I lavori sono in corso, la Roma non è quella squadra che qualcuno si aspettava: mi aspettavo una squadra più pronta e più coraggiosa ma così non è. I due scontri diretti non sono andati bene. Contro una Juve in cui non c'erano Dybala, Morata, De Ligt e Rabiot la Roma avrebbe dovuto fare di più. Mourinho quando parla dei suoi giocatori dice che solo in 14 sono all'altezza di giocare con lui, dobbiamo prendere per vero che il suo è un percorso di tre anni e non di tre mesi e c'è da attendere. E' anche vero che i tifosi della Roma sono 12 anni che attendono un trofeo, non so quanta pazienza c'è. L'effetto Mourinho rischia di scemare".
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "E' un fastidio la trasferta in Norvegia sotto il profilo logistico, Mourinho non può compromettere la partita col Napoli. Nelle coppe però non ci sono partite scontate. Penso che anche con le seconde linee la Roma possa vincere, prima chiude il conto con questo girone e meglio è, così può pensare ad altro. Ad oggi la Roma non ha un bilancio positivo, darei un 5. Al di là dei risultati che sono fondamentali, do l'insufficienza in base a quello che abbiamo visto in campo. E' indietro ed è precaria, non ha un'identità precisa".
Francesco Balzani (Centro Suono Sport/Te la do io Tokyo - 101,5): "Io giustifico Mourinho, prendendolo devi alzare un'asticella. Non ha fatto richieste improbabili tanto che ha chiesto Xhaka e non Kanté. Secondo me la Roma è più forte dell'anno scorso non come rosa ma caratterialmente. Mourinho quel qualcosa in più te l'ha portato. Te la migliora ma non può capovolgere la squadra. Come rosa oggi la Roma non è da quarto posto".
Antonio Felici (Centro Suono Sport/Te la do io Tokyo - 101,5): "Che la società debba fare di più lo pensiamo tutti. Personalmente avevo detto che già dal mercato della scorsa estate mi aspettavo i botti clamorosi ma non ci sono stati, c'è stato un buon mercato ma mi aspettavo di più. Deve andare incontro alle esigenze di Mourinho per rinforzare la squadra. Tutte le responsabilità non sono della società e dei giocatori che sono 'scarsi'. Credo che anche Mourinho non debba essere esente da critiche. Mi aspettavo di vedere una Roma più tosta rispetto a quella che vedo in campo".
Ugo Trani (Centro Suono Sport/Te la do io Tokyo - 101,5): "Mourinho si trova in una situazione scomoda, gli girano le scatole di non poter competere. In ogni conferenza stampa ha rimarcato che i giocatori sono pochi. Il quarto posto, per quello che ho visto e per i giocatori a disposizione, è un buon risultato per la Roma in assoluto. Le 5 vittorie spostano tanto in classifica. Per come gioca la Roma è difficile mettere in condizioni Abraham di fare il suo gioco palla a terra. La Roma non è andata convinta su Zakaria, erano degli aggiustamenti. Volevano un regista puro e di nascosto hanno provato fino all'ultimo a prendere Xhaka. Non avevano il piano B ma non sono convinto di Zakaria. Gennaio è un mese in cui non si possono sbagliare, spero che abbiano già il nome per il centrocampista e che arrivi i primi giorni del mercato, altrimenti butti mezza stagione".
Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104,5): “Zaniolo con i suoi infortuni preoccupa tutti. Quando gioca ti rendi conto che potenziale ha in mano, ma è come una macchina di formula uno: fa il giro più veloce ma non arriva alla fine della gara. Dal punto di vista psicologico ti distrugge. Veretout credo sia il miglior rigorista del calcio italiano, tutti possono sbagliarne uno."
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104,5): “Mi dispiace molto per Zaniolo, perché questi rallentamenti sono davvero pesanti. La sua struttura dovrebbe essere buona per dargli continuità, e invece niente.”
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino 104,5): “Per Zaniolo dal punto di vista fisico dovrebbe essere un anno di transizione. Non è facile mettersi alle spalle due anni di inattività, ed è ancora più difficile rendersi conto di giocare solo quando si sta davvero bene. Se discutiamo Veretout solo per un rigore sbagliato, abbiamo sbagliato tutto."
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