Una stagione per prendersi la leadership dello spogliatoio e portare l'Olimpus Roma per la prima volta nel campionato di Serie A calcio a 5. Adesso Jorginho, brasiliano di nascita ma ormai italiano di adozione, non vuole più fermarsi. La stagione è alle porte e l'aria che si respira è quella delle grandi occasioni. In questa intervista a Forzaroma.info, Jorginho ha raccontato le sue speranze per il campionato e l'importanza di avere una società come l'Olimpus in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.
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Jorginho: “L’Olimpus, il Covid e la Serie A: con i Blues ora sogno in grande”
"Siamo forti e con un progetto ambizioso. La società fa sul serio e durante la pandemia ci è stata vicino. Voglio superare i miei limiti"
Prima stagione in Serie A per l’Olimpus, seconda per lei con i Blues. Ci racconta qualcosa della cavalcata incredibile verso la promozione?"È la prima stagione in Serie A, ma dietro le quinte e sul campo il gruppo Olimpus ha dimostrato di meritare questo traguardo. Non ci siamo mai nascosti del nostro obiettivo e con la carica giusta abbiamo insieme meritato giorno dopo giorno e partita dopo partita di arrivare in Serie A".
Tanti cambiamenti in squadra e l’arrivo del suo connazionale Marcelinho, oltre alle conferme di Dimas e Chimanguinho. Punterete già al titolo?"Ci sono stati tanti cambiamenti, ma è normale in una società ambiziosa come l'Olimpus. Abbiamo dimostrato il nostro valore già lo scorso anno, ma con i nuovi arrivati si vede ancora di più l'importanza del progetto che ha la società. Affronteremo un campionato molto più difficile quest'anno, dobbiamo ragionare partita dopo partita. Con tanta umiltà e il lavoro vogliamo provare a portare l'Olimpus più alto possibile".
Roma vuole tornare capitale del calcio e del futsal. Le sue sensazioni?"Le sensazioni sono molto positive, abbiamo una squadra forte, sappiamo il nostro valore, però è in campo che dobbiamo dimostrarlo. Sicuramente sarà una stagione di altissimo livello, dobbiamo essere preparati e consapevoli che ci aspetta una stagione abbastanza tosta".
Mister D'Orto è uno dei punti fermi, per lei che allenatore è?"Il mister non ha bisogno di presentazioni, sul campo ha dimostrato il suo valore vincendo tanti campionati. È il mio secondo anno insieme a lui. D'Orto è un allenatore di gruppo, umile, che sa gestire e dare la carica giusta per prendere il meglio di ogni giocatore".
Come ha vissuto la pandemia?"Tutti quanti abbiamo avuto difficoltà in questo periodo Covid, sopratutto psicologicamente. La società ci ha dato tutto il supporto, dentro e fuori dal campo. Questo ha fatto la differenza".
I suoi obiettivi per il futuro? "Migliorare ancora di più, di superare i miei limiti e cercare di aiutare ancora di più la squadra e i miei compagni in questa stagione che verrà".
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