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Serie A, il Cts frena: “Impossibile riaprire gli stadi in questa stagione”

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Il medico Galli: "Difficile vedere il pubblico quest'anno, servirebbe caduta della diffusione del virus"

Redazione

Nessuna possibilità di riapertura degli stadi nel breve periodo, neanche parziale. E' questo ciò che filtra dalle maggiori autorità sanitarie, con il numero di contagi da Covid-19 ancora non sufficientemente sotto controllo. Un tema affrontato, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, anche dal membro del Comitato Tecnico Scientifico Fabio Ciciliano: “Questo momento in cui si registrano, a ieri, ancora 846 morti, non ci consente di pensare allo sport come prima. Dopo il vaccino? Per le condizioni di normalità dobbiamo aspettare ben più di qualche mese. Si conta di tornare alla normalità non prima del prossimo inverno. Dobbiamo cercare di arginarla. Con la riapertura delle scuole e delle attività lavorative interrotte durante il periodo natalizio e con il picco influenzale stagionale, ci sarà un nuovo sovraccarico delle strutture ospedaliere. Campionato ed anche gli Europei senza pubblico? Non è facile fare paragoni con il resto d’Europa: la Germania, ad esempio, ha tre volte i posti letto di terapia intensiva. I comportamenti che abbiamo visto sono sconsiderati. Se si rende possibile uscire per strada, però, le persone non restano a casa”.

Alla stessa emittente si è espresso anche Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano e da tempo uno dei medici più autorevoli dall'inizio dell'emergenza sanitaria da coronavirus. Queste le sue parole: “Temo che per tutto il campionato non è il caso di parlare di tifosi allo stadio per tutto il campionato. Senza una caduta della diffusione del virus, ho forti dubbi che ci si possa permettere di spostare migliaia di persone in uno stadio. Temo che avremo tutto il 2021 per gestire il problema. Abbiamo corso per cambiare colore alle regioni e ci si è accorti che stiamo facendo risalire la china al virus”.