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Lega: club ancora distanti su accordo Diritti TV

Forse nemmeno oggi le società di serie A metteranno fine con l’accordo a mesi di discussioni, anche aspre, sui diritti tv, discussioni che sono state condite da minacce di scissione e di ricorso ai tribunali.

Redazione

Forse nemmeno oggi le società di serie A metteranno fine con l'accordo a mesi di discussioni, anche aspre, sui diritti tv, discussioni che sono state condite da minacce di scissione e di ricorso ai tribunali.

Ma, finchè si parla, magari anche con toni aspri e proponendo ipotesi di soluzione anche molto diverse, l'accordo è sempre possibile.

Il presidente della Lega di A Maurizio Beretta, arrivando in via Rosellini per l'odierna assemblea straordinaria, ha spiegato che tutto è ancora possibile. «Il tentativo - ha detto - è ancora, come la settimana scorsa quello di lavorare ad un accordo che dia certezze a tutti».

Ma c'è davvero il rischio che per dividere l'ultima tranche di diritti - quei 200 milioni di euro legati al calcolo dei bacini di utenza - si debba finire in tribunale? «Fa parte delle prerogative e delle scelte che ciascuno farà. Io credo - ha aggiunto - che sia normale che in questa fase, per andare ad un confronto stringente, la dialettica sia evidentemente forte. Mi auguro però che per il bene della Lega, del calcio di serie A e per poter affrontare anche gli altri problemi che sono all' esterno della Lega, si trovi una soluzione che faccia ritrovare quell'unità che è un valore per tutti». In alto mare, quindi, la questione legata alla elezione di un nuovo presidente. «Con l'accordo sui diritti si ritroverebbe un clima che renderebbe agevole per ragionare anche sul nome del mio successore», ha sottolineato Beretta.

(ANSA)