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Ferrero: “Non si muore di Covid. Gli scienziati si mettessero il tampone da un’altra parte”

Redazione

Il presidente della Sampdoria a Radio Capital: "Chi se ne accorge se faccio entrare 15.000 persone a Marassi?"

Dichiarazioni shock del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Intervistato da Radio Capital, il patron blucerchiati ha usato toni molto forti per dire la sua sul tema che lega il calcio e la Serie A all'emergenza Covid-19: “Di coronavirus non si muore, rispettiamo la malattia ma non enfatizziamo. Non ci inventiamo cose che non esistono. Gli stadi possono restare aperti al 30%: se Marassi può contenere 45.000 persone, chi se ne accorge se ne faccio entrare 15.000? Gli scienziati vanno in televisione e ognuno dice qualcosa di diverso. Il tampone? Gli scienziati possono metterselo da qualche altra parte. L’incertezza uccide le menti delle persone. Tra un po’ chiuderemo gli ospedali per il corpo e riempiremo quelli per la testa. Io sono stato costretto a chiudere i cinema, ora tutti questi problemi con il calcio. Così fermano la vita“