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Febbre Mondiali a Roma, 10mila in fila per la coppa

A Roma è già febbre Mondiali. Almeno per le migliaia di persone che si sono messe in coda

Jacopo Aliprandi

A Roma è già febbre Mondiali. Almeno per le migliaia di persone che si sono messe in coda per visitare il Villaggio Coca-Cola, che da ieri ospita la Coppa del Mondo a Piazza del Popolo. Nel pomeriggio erano già seimila i visitatori (ma per la chiusura fissata per le 22 sono previsti oltre 10mila ingressi) che hanno potuto farsi fotografare con il trofeo che è giunto in Italia mercoledì, accolto all'aeroporto di Ciampino da quattro campioni azzurri come Gennaro Gattuso e Gianluca Zambrotta, vincitori con Lippi nell'edizione 2006, e Franco Causio e Antonio Cabrini, trionfatori a Spagna '82. Protagonisti di emozioni uniche che ha potuto rivivere il lungo 'serpentonè umano che si snodava oggi lungo la piazza. Un'attesa (l'ingresso avviene alla cadenza di 150 persone ogni sei minuti) iniziata alle 13 e giustificata dal fatto di vedere 'leì, la Coppa. Con l'auspicio magari che in estate sia la squadra di Prandelli a riportarla in Italia da quel Brasile dove giungerà il 21 aprile, al termine del Fifa World Cup Trophy Tour Coca-Cola che toccherà 89 stati e coprirà 148mila km.

Nel frattempo, però, un pò del paese sudamericano è sbarcato in piazza del Popolo. Il ritmo del samba, la capoeira e le ballerine con i loro costumi vistosi hanno colorato nel villaggio un percorso di emozioni che ripercorre la storia dei Mondiali: dall'esposizione dei palloni ufficiali utilizzati dal 1970 ad oggi alla sala dell'Ologramma che ripropone in 3D le immagini più significative della competizione, introducendo lo spirito e i luoghi dell'edizione brasiliana. Un viaggio nella storia del calcio che, ieri e stamattina, hanno potuto intraprendere in anteprima circa 4mila studenti degli istituti secondari di secondo grado romani. Ma la Coppa del Mondo non si è fermata soltanto nel 'salottò romano della piazza: mercoledì ha fatto tappa prima nella periferia della Capitale, tra i ragazzi del quartiere Corviale e quelli dell'Oratorio Don Bosco. Nel rispetto dello slogan dell'evento, 'la Coppa di tuttì. Almeno sino in estate: poi gli italiani tiferanno 'egoisticamentè affinchè Balotelli e compagni la riportino a Roma. Stavolta al Circo Massimo, in una festa azzurra simile a quella di otto anni fa.