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Vigilia di Roma-Atalanta, De Rossi fra i convocati. Garcia: “Roma sottoterra. Ora reagiamo”

Il tecnico francese suona la carica dopo la batosta in Champions : "Personalità c'è, siamo arrabbiati e vogliamo battere Atalanta"

Redazione

Il Barcellona l'ha spedita all'inferno, l'Atalanta dovrà certificarne il ritorno dall'aldilà. La Roma è chiamata a dare segni di vita domani pomeriggio allo stadio Olimpico.

L'umiliazione del Camp Nou è una ferita fresca, i sei gol subiti dai blaugrana bruciano ancora, eppure Rudi Garcia non appare preoccupato.

"Capisco la delusione dei tifosi, anche la squadra era sotto terra dopo la partita, ma non c'è tempo per piangersi addosso" spiega, evitando però di imitare il dg Mauro Baldissoni con le scuse alla piazza: "Io guardo sempre avanti, al futuro. Siamo dei combattenti, dei guerrieri. Domani si riparte e vogliamo i 3 punti. E spero di rivedere la Curva Sud. Dobbiamo sfruttare questa opportunità, giochiamo in casa e siamo arrabbiati - aggiunge Garcia -. Sappiamo tutti che l'insoddisfazione era alta dopo la gara col Barca, ma adesso non c'è altro da fare che mettere tutte le nostre forze nella partita con l'Atalanta e dimostrare che il gruppo è in grado di reagire. Vogliamo continuare il buon percorso in campionato e vincere ci porterebbe ancora più in alto in classifica".

Per il tecnico all'orizzonte non ci sono rischi di contraccolpi: "Abbiamo avuto 5 giorni per recuperare, ho visto la squadra bene in allenamento, ha risposto bene alle mie domande anche sul piano fisico".

E a chi accusa la Roma di essere senza carattere, risponde secco: "La squadra ha personalità, quando è stata spalle al muro ha sempre dimostrato di saper reagire. Sfido a trovare gare a parte Barcellona in cui non lo ha fatto. Ed è totalmente falso dire che abbiamo iniziato la partita del Camp Nou già sconfitti"

Garcia, tuttavia, ammette che qualcosa nell'approccio non ha funzionato: "Forse sapere che la partita vera sarebbe stata quella col Bate ci ha tolto la spinta in più per lottare. Ma anche essere più arrabbiati, prendere cartellini e rischiare di infortunarsi sarebbe stato un atteggiamento sbagliato perchè avremmo perso giocatori per la sfida successiva che per noi è decisiva".

Insomma, per l'allenatore è inutile rimuginarci sopra, così come non serve cercare un colpevole: "Siamo tutti responsabili quando arriva una gara giocata male. Dall'inizio della stagione, a parte il primo tempo a Borisov e la gara col Barca, non ho visto altre partite in cui abbiamo mancato di giocare bene tutta la partita. A Barcellona abbiamo avuto poche possibilità di esistere, ma per il resto la squadra è sempre stata bene in campo, ha sempre risposto alle difficoltà, altrimenti non sarebbe possibile essere a una vittoria dal primo posto in campionato e a 90 minuti dalla qualificazione agli ottavi di Champions"

Sono questi, ricorda Garcia, i traguardi che a Trigoria gli hanno chiesto di tagliare. Nessun riferimento - come riporta l'Ansa - quindi allo scudetto. "Abbiamo obiettivi chiari: in Europa vincere in casa col Bate e superare il girone, e in campionato qualificarci per la terza volta di fila in Champions - conclude il francese -. Poi è ovvio che vogliamo lottare per restare in alto fino al termine della stagione, e vedremo quello che accadrà. Al momento tutti gli obiettivi sono ancora possibili, e siamo determinati a portarli a buon fine".