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Viareggio Cup, Roma: un’eliminazione che brucia

(di Roberto Golino) La Roma saluta anticipatamente la 65^edizione della Viareggio Cup. Un ritorno a casa amaro, perch? deciso dall’elemento che meno ha a che fare con il responso del campo: i calci di rigore.?Una lotteria spietata, che gli...

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(di Roberto Golino) La Roma saluta anticipatamente la 65^edizione della Viareggio Cup. Un ritorno a casa amaro, perch? deciso dall'elemento che meno ha a che fare con il responso del campo: i calci di rigore.?Una lotteria spietata, che gli organizzatori del torneo hanno inspiegabilmente inserito nel regolamento a discapito dei tempi supplementari; anticipando la sequenza dagli undici metri e annullando di fatto la possibilit? delle due squadre di superarsi durante l'extra time, previsto, in tutte le competizione calcistiche internazionali. Inutile ricordare a chi legge quante partite sono state decise nei successivi trenta minuti; talvolta, regalando emozioni indimenticabili come nella storica semifinale di coppa del mondo del '70 tra Italia e Germania.?Polemiche a parte, merito al Torino, capace di entrare tra le otto squadre che si giocheranno il prestigioso torneo. Impossibile per?, caricare di eccessive responsabilit? i ragazzi di Alberto De Rossi, usciti a testa alta contro una formazione che ha sorpreso positivamente molti addetti ai lavori nell'arco del torneo. Ricordiamo che la formazione di Longo ha dominato il proprio girone di qualificazione, approdando agli ottavi di finali con la miglior difesa della manifestazione: "0", le reti subite dai piemontesi prima della sfida di ieri pomeriggio.?A scanso di equivoci; prendiamo anticipatamente le distanze dall'ipotetico dito accusatore indirizzato verso Claudiu Vasile Bumba e Matteo Ricci. Rei di aver fallito il tiro dal dischetto ? vero, ma protagonisti assoluti , nella cavalcata che ha portato la Roma a giocarsi l'accesso ai quarti di finale per il quarto anno consecutivo.?Tutto era iniziato nel migliore dei modi allo stadio "Uzielli" di Grosseto: una partenza lampo da parte dei giallorossi aveva sorpreso i dirimpettai e illuso il pubblico romanista. Nella prima mezz'ora la squadra ? stata perfetta; ha aggredito, costruito e purtroppo sprecato. Dopo un paio di buone occasioni non concretizzate, Matteo Ricci, autore di una partita esemplare al di l? dell'errore commesso dagli undici metri, ha avuto il merito di sbloccare il risultato. ?Al 24', il centrocampista della nazionale, freddava Gomis con un bolide da fuori area che non lasciava scampo al portiere senegalese. Il Torino sembrava aver subito il colpo, andando in difficolt? anche dopo il vantaggio romano, ma nei minuti finali del primo tempo, come un fulmine a ciel sereno, arrivava il pareggio granata firmato da Gyasi. Nella ripresa altra partenza sprint della Roma che sfiorava il nuovo vantaggio con Ferrante e Federico Ricci. Con il passare dei minuti diminuiva per? la pressione romanista e i piemontesi, alzando il proprio baricentro, restituivano equilibrio ad un incontro destinato ad essere deciso dalla dea Fortuna. La sequenza dei calci di rigore ? segnata dalle parate di Gomis, decisivo su Bumba prima e Matteo Ricci poi.?Ancora una volta ? stata fatale la lotteria dei rigori per la Roma: nelle ultime tre edizioni in cui i giallorossi hanno raggiunto gli ottavi di finale, per ben due volte infatti i penalties hanno deciso l'esclusione dei giallorossi.?Naturalmente rimane il rimpianto per essere usciti in questo modo; anche se ci sono diversi aspetti positivi nonostante l'eliminazione. Tra le note liete, possiamo sicuramente annotare l'assetto consolidato del 4-2-3-1: un modulo che sembra meglio adattarsi alle caratteristiche dei giocatori. Altro aspetto che fa ben sperare, ? l'inserimento in pianta stabile nella formazione titolare di Federico Ricci; calciatore poco utilizzato nella prima parte di stagione, bravo a far ricredere il tecnico attraverso prestazioni convincenti. Ultimo dato assai confortante ? rappresentato dall'impatto positivo dei classe '96: Oltre a Calbresi e Capradossi infatti, stanno emergendo ragazzi come Sammartino, Verde, Battaglia e Musto.?L'obiettivo ora ? lasciarsi alle spalle il Torneo di Viareggio e trasformare la delusione lasciata dalla competizione in carica agonistica da impiegare alla ripresa del campionato per conquistare l'accesso alle Final Eight.