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Vecchioni: “Per me Mourinho è stato madre, padre, moglie e figli. Una divinità”

Redazione

Continua poi il cantautore: "Lo avevamo in testa per tutta la settimana. Avevamo del nostro allenatore portoghese un concetto cosi alto e cosi pieno che arrivavamo a pensare che quando perdeva lo faceva apposta"

Nel giorno di Inter-Roma, Roberto Vecchioni racconta la passione degli interisti per José Mourinho. "Per noi interisti dentro, Mourinho è stato tutto" dice a SportWeek. "Era la madre e il padre, la moglie e i figli, il cane e il gatto. Nel 2010 non c'era altro per noi. Lo avevamo in testa per tutta la settimana. Avevamo del nostro allenatore portoghese un concetto così alto e così pieno che arrivavamo a pensare che quando perdeva lo faceva apposta. Quando stavamo pareggiando non ci perdevamo d'animo, ci dicevamo 'tranquilli che adesso Mou mette 5 attaccanti e vinciamo".  Vecchioni racconta poi di aver conosciuto lo Special One: "Sono andato ad Appiano Gentile un paio di volte per incontrarlo. E mi colpi la sua presenza di spirito, era preparato su tutto. Sapeva esattamente chi fossi e mi accolse canticchiando Luci a San Siro. Per me era una divinità... gli ho chiesto una foto, un suo autografo e lui ha voluto il mio. Due settimane dopo, prima di un Inter-Napoli, mi sono fatto una foto con lui da mandare ai miei cugini napoletani. E abbiamo vinto". Continua poi il cantautore: "Il suo triplete resta un'impresa

impossibile da rifare. Mou è un leader carismatico capace come nessun altro di forzare il destino. È un po' stregone. Vinse la Coppa Italia per 1-0 sulla Roma con un fantastico gol di Milito, il campionato di pochissimo sempre sulla Roma e poi la

Champions. In altri momenti e con altri in panchina poteva andare tutto storto e invece quel mago di Mourinho forzò la mano al destino. Adesso, però, sulla panchina siede Inzaghi. Ero a Madrid nel 2010 e ho portato con me tutta la famiglia. Biglietti, albergo e ubriacatura con moglie e figli rigorosamente interisti. Ricordo che abbiamo passato la notte a bere con i tifosi tedeschi che si sono rivelati sportivissimi. Ci siano sentiti tutti cittadini d'Europa. Di una bella Europa. Quello è uno dei giorni sottolineati sul calendario della mia vita. La laurea, il mio matrimonio, i miei figli, la mia vittoria di Sanremo... e la finale di Madrid sono i momenti fondamentali della mia esistenza." Vecchioni non ha più sentito Mourinho: "Non ci siamo più sentiti, ma ho molta simpatia per lui che rimane un "bandido"... nel senso buono. E un personaggio pazzesco. Difficile entrare davvero nei suoi pensieri, ma è sempre un istrione, un grande comunicatore. Le sue sconfitte non sembrano mai sconfitte. Sono momenti di passaggio, sono momenti di ristrutturazione strategica. E comunque a Roma, al primo anno, sta già facendo bene".