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Szczesny: “Totti è incredibile. Alisson? Mi aiuta a spingermi oltre” – VIDEO

Parla il portiere polacco: "Il capitano non è un 'montato', non è arrogante, anzi, è molto umile. Il più pazzo dello spogliatoio? Nainggolan, non c'è gara!"

Redazione

In attesa del secondo allenamento di giornata, a Trigoria un altro calciatore della Roma si sottopone alle domande dei tifosi giallorossi. Questa volta è il turno del portiere polacco Wojciech Szczesny, che ha risposto alle curiosità dei sostenitori romanisti inviate sui social tramite l’hashtag #AskSzczesny. Ecco le sue dichiarazioni:

Come sei entrato nel mondo del calcio? Come hai scelto di diventare un portiere?

E' stata una cosa quasi naturale, mio padre era un portiere. Ho iniziato con il calcio verso gli 8 anni, sono andato ad un allenamento di mio fratello (che ha un anno più di me) e gli mancava un giocatore perciò sono entrato. Quando i ragazzi della mia età hanno iniziato ad allenarsi, mi sono unito al gruppo e sono diventato un portiere perché non ero bravo davanti... Mi piaceva giocare in attacco, anche adesso. Mi piacerebbe stare più davanti che in porta, credo che ogni portiere la pensi così: gioca in porta perché è bravo, ma vorremmo giocare davanti! Dopo un paio di allenamenti mi sono spostato in porta perché sapevo che non ci sarebbe stata una carriera per me davanti... (ride, ndR). Ero un po' più alto degli altri, è stato quasi naturale. Il mio allenatore dei tempi mi disse che sapeva che sarei stato un portiere. Non volevo farlo, ma tutti sapevano che sarebbe andata a finire così.

In un'intervista hai detto che hai fatto danza da piccolo. Eri così bravo come lo sei a calcio?

(Ride, ndR). Almeno non sono stato imbarazzante nel primo ballo al mio matrimonio! Non so perché l'ho fatta, credo sia stata un'idea di mio padre... Abbiamo sempre fatto tanto sport in famiglia. Ginnastica, tennis, atletica... facevo giavellotto! La danza è stata la più imbarazzante e l'unica che non mi è stata utile nella vita!".

La ginnastica ti ha aiutato?

Sì, non l'ho fatta per molto tempo perché poi ho iniziato a giocare a tennis con mio fratello, trovandolo uno sport più divertente. Comunque penso che tutto questi sport mi abbiano con la coordinazione e la flessibilità, mi hanno reso più agile.

Giocavi a tennis contro tuo fratello?

Sì, ero terribile! Mi piace giocare a tennis anche ora. Non sono bravo, ma probabilmente è tra gli sport che preferisco insieme al calcio e a golf.

Qual è il più pazzo dei tuoi compagni? Nainggolan o Manolas?

Nainggolan, non è neanche una domanda da fare! Manolas è più chiassoso, ma Nainggolan è il più pazzo. Non c'è gara.

Il tuo rapporto con El Shaarawy? Chi gioca meglio a FIFA

Gioco meglio io a FIFA! E' un bravo ragazzo, lavora dura ed è molto talentuoso. Ci avevo giocato contro quando ero all'Arsenal e già pensavo che avrebbe fatto molta strada. Mi piace, è un buon calciatore e un bravo ragazzo. C'è molta competizione in quel ruolo.

Il tuo rapporto con Salah?

Tutti hanno un buon rapporto con Salah, è divertente, ride sempre, è sempre positivo. E' un giocatore incredibile. Mi piace passare tempo con lui, siamo seduti vicino a pranzo o a cena quando andiamo in trasferta. Giochiamo a yahtzee! Io sono molto più bravo di lui.

Ti hai mai ricordato il gol che ti ha segnato quando era al Chelsea?

Sì, sì, penso che non lo dimenticherà mai visto che è l'unico che ha segnato... (ride, ndR).

Con chi condividi la stanza in trasferta?

Con nessuno, ho la mia stanza. A volte con Lobont, ma spesso sto da solo. Mi piace andare a dormire un po' tardi, soprattutto quando giochiamo la sera. Chiunque nella mia stanza non sarebbe contento di stare lì!

Il tuo rapporto con Lobont?

Conosce bene il ruolo. Sta arrivando alla fine della carriera, si sta focalizzando sul fatto di aiutarci, è un bravissimo ragazzo, passo molto tempo con lui. E' un ragazzo fantastico. Ti aiuta non solo con le questioni tecniche, passiamo molto tempo a guardare video insieme. Le conversazioni più profonde che ho qui le ho con lui.

Totti?

E' incredibile. Non avrei mai pensato di condividere lo spogliatoio con un calciatore simile, come mai avrei pensato di giocare contro Buffon. Il primo giorno pensi 'Quello è Totti!". Poi ti ci abitui, ma la sensazione è sempre quella, pensi sempre "Questo ragazzo ha fatto cose incredibili nel calcio". E' un bene imparare da calciatori con un'esperienza simile. Se non conoscessi la sua faccia, non penseresti mai che è Totti dai suoi atteggiamenti. E' molto divertente, è un piacere parlare con lui. Non è un montato, non è arrogante, è molto umile.

Hai mai fatto uno scherzo come quello fatto a Alisson a Totti? (Quello in cui sfila il portafoglio dal suo zaino, ndR)

Ci ho provato. Ogni volta che vedo una tasca di uno zaino mezza aperta da cui spunta fuori un portafoglio, ci provo! Non credo di esserci mai riuscito con Francesco. Un po' di persone hanno perso il loro passaporto e pensano che sia stato io... Io provo a dargli una lezione! Se posso farlo io, può farlo chiunque. Faccio il mio lavoro per la squadra.

Il tuo rapporto con Alisson?

Abbiamo un buon rapporto. Poteva essere diversi, avrei capito se fosse stato arrabbiato perché non gioca spesso, è il portiere titolare della migliore nazionale del mondo d'altronde. Eppure non è mai stato arrabbiato con me. Mi ha sempre sostenuto quando gioco. Mi ha aiutato a spingermi oltre, a fare la stagione che sto facendo fino ad ora. So bene che se gioco male per una o due partite, sono fuori dalla squadra. E' stato molto bravo, non solo a livello di amicizia, ma anche a livello professionale. Ci spingiamo oltre a vicenda, impariamo l'uno dall'altro.

Il rigore parato con il Milan?

E' stato un sollievo! Il rigore era colpa mia, quindi... Quando sono in campo provo a non mostrare troppe emozioni, a non festeggiare troppo, devi sempre pensare a cosa sta per arrivare. Poi alla fine del match è una storia diversa... puoi celebrare negli spogliatoio con la squadra!

Hai mai parato un rigore a Perotti?

Sì, ma molto pochi. Meno di 5, e probabilmente me ne ha tirati quasi 500! E' quasi impossibile, devi essere fortunato... Non guarda la palla, guarda il portiere. Devi aspettare finché la palla non parte, è complicato. E sperare che sbagli.

La prima parola imparata in italiano?

Quando ho saputo che sarei venuto qui, è stata una settimana prima di arrivare. Ho preso 3 lezioni di italiano. Probabilmente buongiorno.

Ora il tuo italiano è migliorato...

Sì, provano a farmi fare interviste in italiano, ma non voglio essere frainteso, quindi preferisco farle in inglese.

Ti dà fastidio quando le persone sbagliano a pronunciare il tuo cognome?

No! Sono stato in Inghilterra per 11 anni e nessuno l'ha mai detto bene, non è un problema. Mi sto abituando alla pronuncia sbagliata! Probabilmente sono io ad averlo detto male per tutti questi anni!

Hai tatuaggi?

Sì, uno, molto piccolo, e mio padre non lo sa, quindi tagliate questa parte!

Cosa fai prima di un match importante per rilassarti?

Ascolto musica. Ho iniziato a seguire alcune tecniche di meditazione, ma niente di particolare.

Che tipo di musica ascolti?

Mi piace la musica, mi piace suonare il piano, ho iniziato a suonarlo una settimana dopo aver conosciuto mia moglie che è una musicista. A casa mia c'è musica 24 ore su 24. Se non la sto sentendo io, c'è lei che canta. Se non suono io il piano, è lei a suonarlo.

Il miglior match della tua carriera fino ad ora?

Ce ne sono molti. Quello che mi sono goduto di più è una vittoria contro la Germania, anche se probabilmente non è stato il mio match migliore.

Avete un gruppo WhatsApp di squadra? Di cosa parlate?

Sì, ma meglio non parlarne... (ride, ndr). Non posso! Ci passiamo video divertenti. E' una cosa normale, tutte le squadre hanno un gruppo WhatsApp, ma non possiamo rivelare cose che vengono da là!