Sul sito asroma.com, prosegue il racconto delle tappe fondamentali del 2016 attraverso il racconto dei protagonisti giallorossi. Questa volta il presidente Pallotta, l'amministratore delegato Gandini e il dg Baldissoni si soffermano sul progetto del nuovo stadio della Roma. Queste le loro parole:
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Stadio Roma, Pallotta e Baldissoni: “Fiduciosi sulla conclusione dell’iter entro marzo”
Anche l'ad Gandini si sofferma sul nuovo impianto: "È bellissimo, un investimento enorme: sarà uno dei punti focali della città e del paese"
James Pallotta: "Ci sono stati alcuni ritardi, forse un po’ per colpa nostra, ma anche per via dei cambiamenti nell’amministrazione cittadina e per quello che è successo a Roma, ma siamo fiduciosi sul fatto che a marzo otterremo l’approvazione. Siamo pronti. Sono un po' dispiaciuto per il fatto che i lavori non siano ancora iniziati nel concreto. Anzi, mi sarebbe piaciuto aver iniziato i lavori nel momento in cui abbiamo comprato la squadra, ma sappiamo che ci vuole del tempo. Ho visto recentemente dei commenti che dicevano “Pallotta è scomparso”. Lo scorso anno, se non sono stato a Roma quanto avrei voluto, è perché ho trascorso molto tempo con architetti, professionisti del settore edile, del design della finanza e così via. Cosa faremo per la ristorazione? Chi gestirà le vendite e che sistema di ticketing utilizzeremo? Molte di queste cose hanno luogo a Boston, altre a New York e alcune persino a Londra. Molte delle persone con cui parliamo vivono in queste città. Le cose stanno così. Mi manca Roma ma non posso farci molto perché il lavoro non si sta concentrando esclusivamente sullo stadio ma anche su alcuni ruoli che stiamo cercando di definire. Il progetto dello stadio e del complesso circostante sono incredibili. Tutte le persone che l’hanno visto sono rimaste colpite”.
Mauro Baldissoni: “È necessario ricordare che questo è un progetto complesso e di ampia portata. Si tratta del più grande progetto edilizio per la città di Roma: sarà importante tanto per il club quanto per la stessa città. Il processo è iniziato quattro anni fa, quando abbiamo scelto l'area. Quattro anni possono sembrare tanti, ma non lo sono per un progetto come questo. Al momento ci troviamo nella fase finale dell’approvazione a livello regionale. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nel processo di autorizzazione amministrativa e ci aspettiamo che l’iter venga completato entro marzo. Sarebbe molto positivo perché ci darebbe la possibilità di partire con i lavori e di iniziare la fase della costruzione. È un progetto davvero complesso, che coinvolge molti aspetti e molti interessi legati alla città, perciò richiede un grande lavoro di mediazione con tutte le persone e le parti interessate. Un anno fa stavamo ancora lavorando al progetto finale, cercando di sottoporlo al consiglio comunale alla luce delle modifiche che ci avevano richiesto. Siamo riusciti a completare e a consegnare il progetto al Comune e il Comune lo ha passato alla Regione per le approvazioni finali. Siamo nell’ultima fase di approvazione, quindi finora abbiamo decisamente ottenuto quanto volevamo. Speriamo davvero di potere completare il progetto, in base alle leggi e ai regolamenti, in tempo per marzo. A quel punto ci troveremo in un nuovo scenario, in una nuova era”.
Umberto Gandini: "È uno dei più importanti, se non il più importante, progetto dell’Europa meridionale nei prossimi cinque anni. È bellissimo, un investimento enorme: sarà uno dei punti focali della città e del paese, da non perdere. Ovviamente essendo in Italia stiamo attraversando diverse difficoltà di natura burocratica e amministrativa, ma il progetto sta arrivando nelle fasi conclusive dell’approvazione ai sensi di una legge statale esistente e applicata. Abbiamo commissionato uno studio all’Università La Sapienza di Roma. La facoltà di economia ha analizzato l’impatto economico e finanziario del progetto su Roma e aree limitrofe, con numeri sorprendenti in quanto a gettito fiscale, creazione di posti di lavoro, occupazione a lungo termine. Parliamo di 1,6 miliardi di investimenti in 6 anni in un’area sottosviluppata e, onestamente, non molto bella al momento. Ci sarà un investimento nei progetti naturali e immobiliari che dovranno esserci, altrimenti l’intero progetto non sarebbe sostenibile. Stiamo costruendo un’arena, uno stadio per il calcio e per altri eventi. Guardiamo cosa è successo ai club che hanno costruito il proprio stadio in tempi recenti: l’Emirates Stadium dell’Arsenal a Londra, l’Allianz Arena del Bayern Monaco, lo Juventus Stadium a Torino. Includerei anche le due ristrutturazioni del Paris Saint-Germain e del Manchester City. Questi stadi sono sempre pieni, i tifosi adorano l'esperienza che vivono a ogni match, vogliono andarci e prendono parte a uno spettacolo diverso. Sarà incredibilmente importante per l’AS Roma in futuro”.
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