L'ex vicepresidente della Roma Mauro Baldissoni è stato ascoltato nell'ambito del processo sul progetto, ormai decaduto, relativo al nuovo Stadio della Roma. Queste le sue dichiarazioni, raccolte dall'ANSA:
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Stadio della Roma, Baldissoni: “Rinuncia a opere pubbliche causata dal taglio di cubatura”
L'ex vicepresidente giallorosso: "Non abbiamo mai risposto a Berdini, ma lui stesso ha fatto parte della giunta che ha provato il progetto"
BALDISSONI AL PROCESSO PER LO STADIO DELLA ROMA
Sul rapporto con l'ex assessore Berdini
L’assessore Berdini, all’epoca, invece di discutere con noi delle sue proposte rilasciava ogni giorno interviste ai maggiori organi di stampa della Capitale. Siamo sempre stati molto generosi a gentili a non rispondere mai, eppure lui rappresentava l’istituzione Comune di Roma che aveva espresso, con la giunta Marino, il parere di pubblica utilità rispetto al progetto dello stadio.
Sulle difficoltà progettuali
Il club sosteneva il principio della continuità amministrativa. Per salvaguardare la situazione e andare avanti abbiamo detto che a fronte del taglio di cubatura non potevamo ottemperare a tutte le opere pubbliche, come il ponte di Traiano, la fermata della metropolitana ed il resto. E’ la logica del progetto in compensazione. Senza un fattore non si può tenere l’altro.
Su Lanzalone
Nel 2016 dopo l’elezione del nuovo sindaco eravamo in un momento difficile, la situazione era bloccata. Ad un certo punto però ci fu presentato Lanzalone, come esperto di diritto amministrativo con il ruolo di interfaccia con il Campidoglio col compito di modificare e salvaguardare il progetto. Lui era in sostanza il consulente dell’amministrazione Raggi.
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