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R.Sensi: “La mia esperienza al servizio di Roma”. Furia del Pdl:”E' una di sinistra!”

«Intraprendo questa opportunità che mi ha dato il sindaco Alemanno di poter mettere a disposizione della città la mia esperienza professionale e tecnica maturata negli anni». Così Rosella Sensi dopo aver ricevuto ufficialmente...

Redazione

«Intraprendo questa opportunità che mi ha dato il sindaco Alemanno di poter mettere a disposizione della città la mia esperienza professionale e tecnica maturata negli anni». Così Rosella Sensi dopo aver ricevuto ufficialmente l'incarico di assessore nella giunta di Roma Capitale.

L'ex presidente della Roma definisce «molto importante e impegnativo» l'incarico ricevuto e sottolinea: «Non sono una politica ma vorrei dare alla capitale qualcosa da innamorata di Roma: cercherò di fare bene e ce la metterò tutta. Mi impegnerò per fare conoscere al mondo questa città, ma Roma è già di per sè il miglior biglietto da visita. Sarà comunque importante collaborare tutti insieme, coinvolgendo tutti i cittadini». «Raccolgo - afferma infine Sensi - il testimone della mia famiglia: amare questa città. Mio padre amava fortemente la capitale. A me l'esperienza nella Roma ha dato la possibilità di conoscere tutto il mondo dello sport, anche a livello internazionale».

In verità Alemanno avrebbe preferito Rosella Sensi nel ruolo di vice-sindaco, ma la rivolta dei "peones" in consiglio comunale (e non solo) lo ha convinto a cambiare idea. È stato lo scontro tra Luca Gramazio e Fabrizio Cicchitto a fargli capire che non era aria. Quando al tavolo dei colonnelli, convocato all'ora di pranzo per discutere dei nuovi assetti, il capo dei deputati pdl ha cominciato a dar man forte ad Alemanno, spingendo per la nomina con doppio salto carpiato dell'ex presidente romanista, il giovane leader dell'Aula Giulio Cesare li ha stoppati entrambi: "La Sensi stava per entrare in lista con Veltroni, ha votato per Rutelli, la famiglia è di sinistra e noi la facciamo vicesindaco? Ma siete matti? Qui ci esplode tutto in mano", ha argomentato Gramazio, preoccupato per la tenuta della sua maggioranza.