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Roma no-stop, in otto senza sosta: allarme rosso per Dzeko. Ma il bilancio è positivo

LaPresse

Edin è tra gli attaccanti ultratrentenni più utilizzati in Europa e il rientro di Kalinic è lontano. Il confronto con Lazio, Napoli e Atalanta però fa sorridere Fonseca

Valerio Salviani

Ventuno giorni. Sette partite. Il tour de force affrontato tra fine ottobre e inizio novembre ha messo in ginocchio la Roma, che contro il Parma è scesa in campo “stanca nelle gambe e nella mente”. Parole di Paulo Fonseca, che non ha mai cercato alibi per i passaggi a vuoto della sua squadra, ma che domenica ha fatto scattare il campanello d’allarme.

ANALISI – Gli infortuni hanno sicuramente fatto la loro parte. Fonseca ha utilizzato 20 giocatori in questo lasso di tempo, ma 8 di loro sono sempre stati presenti. Smalling, Kolarov e Veretout sono i giocatori di movimento che hanno giocato tutti i minuti delle sette partite affrontate. Tra di loro c’è ovviamente anche Pau Lopez. Gli altri insostituibili sono Mancini, Zaniolo, Pastore e Dzeko. Inoltre, l’unico che in media ha giocato meno di 80’ per partita è il Flaco (76’). E se per Kolarov“giocare è meglio che allenarsi”, per qualcun altro probabilmente la fatica ha recitato un ruolo determinante nelle prestazioni.

LE FATICHE DI EDIN - Dzeko è apparso tra i più affaticati al Tardini. Da Sampdoria-Roma, fino alla sfida di domenica, ha riposato solo 45 minuti, proprio nel match di Marassi. L’infortunio di Kalinic l’ha poi costretto a scendere sempre in campo, nonostante la frattura allo zigomo ancora non guarita. In sette partite Edin ha realizzato solo un gol (decisivo) contro il Milan. Tra gli attaccanti over 30 in Europa, è uno di quelli con il minutaggio totale più alto (1289’). Più di lui, tra quelli che hanno realizzato almeno 5 gol, solo Lewandoski e Benzema.

COMPARAZIONE – La Roma, nelle partite giocate dal 20 ottobre fino all’11 novembre, ha messo insieme 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.In campionato ha totalizzato 10 punti, mentre in Europa League soltanto 1. Su questo dato pesa ovviamente l’errore di Collum nella partita dell’Olimpico contro il Borussia.

In Serie A solo altre cinque squadre hanno affrontato sette partite in ventuno giorni come i giallorossi: Juve, Inter, Lazio, Atalanta e Napoli. Le prime due hanno avuto un rendimento positivo, conquistando 13 punti in campionato e, rispettivamente 6 e 3 in Champions.

Tra le restanti, solo la Lazio ha fatto meglio della Roma in campionato (13 punti), ma ha perso entrambe le partite in Europa League. I biancocelesti hanno inoltre solo 5 insostituibili, sempre presenti durante queste partite (solo Acerbi mai sostituito)

Napoli e Atalanta hanno invece conquistato solo 6 punti in campionato, quattro in meno rispetto alla squadra di Fonseca. In Europa bene la squadra di Ancelotti con una vittoria e un pareggio, male quella di Gasperini che ha conquistato solo un punto.

COSA CI ASPETTA – Tra gli stakanovisti della Roma le situazioni più critiche riguardano Kolarov e Dzeko, che anche nel prossimo mini-ciclo (che terminerà a Natale) saranno ancora senza veri e propri sostituti. Spinazzola difficilmente darà una mano al serbo, dal momento che per Fonseca è ormai il terzino destro titolare. Il vice-Dzeko Nikola Kalinic, dopo la rottura della testa del perone, tornerà - salvo miracoli - solo nel 2020. I due senatori dovranno quindi fare gli straordinari. I rientri di Diawara e Pellegrini (ormai imminente) a centrocampo, daranno invece soluzioni importanti a Fonseca. Per il tecnico portoghese due strade: spremere i titolari o puntare sulla panchina.