Se il futuro di Mourinho, di Dybala e della Roma è in bilico e si deciderà in questo rush finale di campionato, nella testa dello Special One la squadra ha una sola grande certezza e da lì ripartirà: la difesa a tre. Contro la Sampdoria mancheranno Ibanez e Mancini, oltre a Kumbulla che sconterà la seconda giornata di squalifica dopo il rosso rimediato contro il Sassuolo ma le possibilità di vedere uno schieramento a quattro sono ridotte al lumicino visto che non si vede dal 20 gennaio 2022 nel match di Coppa Italia contro il Lecce (all'epoca in Serie B). Celik dunque verrà con tutta probabilità adattato come braccetto di destra del trio difensivo completato da Llorente e Smalling. A centrocampo invece, peserà l'assenza di Cristante. In Nazionale ha giocato mezz'ora contro l'Inghilterra e 90 minuti contro Malta, ma la baraonda post derby ha colpito anche lui che invece avrebbe potuto far comodo vista la penuria di centrali. Sarà la seconda volta che Mourinho dovrà rinunciarci, in entrambi i casi forzatamente. La prima, squalificato per somma di ammonizioni, era stata nella sciagurata sconfitta interna contro il Sassuolo.
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Roma, Mourinho prepara la formazione anti Samp: la certezza è la difesa a tre
Le scelte a centrocampo e il dubbio Abraham-Belotti
—In cabina di regia dunque spazio a Matic e Wijnaldum, il giocatore giallorosso di movimento con più minuti in questa pausa. L'olandese dopo essersi ripreso la maglia Oranje, ora deve prendersi definitivamente la Roma e la riconferma per la prossima stagione (tutt'altro che scontata). Sugli esterni è lotta a 3 per due posti con Zalewski (a destra) e Spinazzola in vantaggio su El Shaarawy. Sulla trequarti insieme a capitan Pellegrini ci sarà Dybala (tornato questa mattina nella Capitale) mentre l'altro dubbio principale riguarda il terminale offensivo. Abraham è partito dall'inizio appena 2 volte nelle ultime 7 tra campionato e coppa e una nuova panchina dopo la sosta sancirebbe il definitivo, o quasi, scacco matto del Gallo Belotti che spera invece di sbloccarsi anche in campionato. Entrambi hanno avuto due settimane, tra allenamenti e vacanze, per convincere Mou che ora dovrà scegliere a chi affidarsi per ripartire.
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