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Roma indifesa, è tornata Zemanlandia: in quindici anni peggio solo due volte

LaPresse

I giallorossi hanno subìto 29 gol in 21 giornate. Per trovare uno score passivo così alto bisogna tornare al 2012 e al 2005, due stagioni da dimenticare

Valerio Salviani

La Roma non si riesce più a difendere. Con le tre reti subite ieri a Bergamo, lo score dei gol incassati sale a 29 in 21 partite (1,3 per match). Per trovare un passivo così alto a questo punto della stagione bisogna tornare al 2012, l’ultimo anno di Zeman, quando la voce gol presi segnava un disastroso 33. In quindici anni è andata peggio solo in un’altra occasione. Era la stagione 2004/05, i gol incassati erano 30 e alla fine del campionato la Roma chiudeva ottava, con tre punti in più rispetto alla zona retrocessione.

INDIFESI – Da una stagione all’altra la Roma è passata dall’avere la seconda miglior difesa del campionato a essere la peggiore delle prime sei, o se preferite la seconda peggiore delle prime dieci. Solo l’Atalanta ha fatto peggio (segnando però 7 reti in più). I giallorossi hanno incassato gli stessi gol dell’Udinese e solo uno in meno di Spal e Cagliari, tutte e tre immischiate nella lotta per non retrocedere. Una metamorfosi totale, che si ripercuote sull’andamento in campionato. “Divento matto quando non riusciamo a essere continui, non mi capacito” ha confessato ieri Di Francesco nel post-partita. Con quella di ieri, le rimonte subite in Serie A sono diventate quattro.

OLSEN IN CALO – Non è il colpevole numero uno, ma le prestazioni di Batman Olsen sono decisamente in ribasso. Insicuro nelle uscite e colpevole in due gol su tre ieri, aveva già fatto dei passi indietro nei match con Genoa e Torino. Dopo due mesi giocati ad altissimi livelli, adesso il numero 1 svedese sembra tornato quello di inizio stagione. Un problema, con una difesa che continua a sbagliare sistematicamente.

MERCATO – Di Francesco sperava di poter contare almeno su un rinforzo a gennaio. A tre giorni dalla chiusura del mercato la Roma non si è ancora riuscita a muovere, né in entrata e né in uscita. Il ritorno di De Rossi (fisicamente guarito per il momento) sarà fondamentale, ma la sensazione è che al centro serva almeno una pedina. L’uomo giusto può essere Barrios, in uscita dal Boca Juniors e per il quale Monchi ha già avviato i contatti da tempo. Marcano continua a non convincere, ma trovare un sostituto di livello a questo punto, con Mancini destinato a restare a Bergamo fino a giugno, sembra quasi impossibile.