Mourinho ha il suo "box-to-box". Renato Sanches, infatti, ha detto “sì” alla Roma e soprattutto è arrivato l'accordo col PSG. Domani il portoghese sbarcherà nella capitale insieme a Leandro Paredes dopo una lunga trattativa, completando il centrocampo e aggiungendo parecchia qualità. La formula è quella del prestito oneroso con diritto di riscatto (16 milioni totali), che diventa obbligo a determinate condizioni legate al numero di presenze. Dopo Kristensen, Aouar, Ndicka e lo stesso Paredes, è lui uno dei colpi su cui puntava Pinto in attesa dell’arrivo di un centravanti per completare anche il reparto offensivo. Renato Sanches non ha bisogno di troppe presentazioni avendo vestito le maglie di Bayern Monaco, Lille, PSG e nazionale portoghese. Negli ultimi mesi però qualche dubbio sulle condizioni fisiche è sorto, viste le 21 gare saltate lo scorso anno per problemi muscolari.
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Roma, ecco “mister 80 milioni” Sanches: inserimenti, qualità e il mito di Seedorf
L'infanzia complicata e i dubbi (sciolti) sull'età
—Renato Sanches nasce a Lisbona il 18 agosto del 1997 da mamma capoverdiana e papà di São Tomé e Príncipe (nazione insulare africana vicina all’equatore). Renato non è l’unico calciatore della famiglia: insieme a lui anche sui cugino, Miguel Tavares attaccante del Belenenses. Una delle più grandi curiosità sul centrocampista è la questione legata al suo anno di nascita. Nel 2016, l’allenatore francese Guy Roux sostenne che Sanches avesse mentito sulla sua età. L’ex allenatore era sicuro che Sanches avesse 23 o 24 anni, ma in realtà ne aveva soltanto 18. L’anomalia dietro a questo “scandalo” è legata all’anno in cui Sanches fu registrato all’anagrafe. Infatti la sua registrazione avvenne in ritardo, a causa della separazione dei genitori. Ma poi fortunatamente la famiglia riuscì a risalire all’esatto anno di nascita recuperando la cartella clinica del centrocampistaconfermandola per il 18 agosto del 1997. A 9 anni entra nel settore giovanile del Benfica (acquistato per 750 euro e 25 palloni) e il 30 ottobre del 2015 (a 18 anni) fa il suo esordio in prima squadra. Da lì in poi un'ascesa rapida, anzi ripida (forse troppo). Rinnova il suo contratto con "le aquile" fino al 2021 con una clausola da 80 milioni. Esordisce anche in Champions League (più giovane con il Benfica) arrivando fino ai quarti di finale dove esce contro il Bayern Monaco che però in quel momento si innamora di lui.
L'Europeo vinto e i troppi infortuni
—A fine di quella stagione c'è l'Europeo e Renato Sanches è uno delle sorprese della formazione di Fernando Santos che lo chiama a causa dell'infortunio di Bernardo Silva. Nel torneo francese, Renato brilla di luce propria tanto che verrà eletto miglior giovane del torneo, miglior giocatore negli ottavi di finale contro la Croazia e nei quarti con la Polonia dove segna e diventa il più giovane a farlo con la maglia lusitana (superato Cristiano Ronaldo). In quella stagione (2016) vince anche il Golden Boy. A 18 anni, Renato Sanches è uno dei centrocampisti più futuribili del calcio mondiale. Corsa, intelligenza tattica, grinta, assist e anche qualche gol: tutte caratteristiche che facevano pensare ad una carriera di tutt'altro livello e che avevano fatto innamorare anche Ancelotti: "Non ho mai visto un giocatore con così tanta forza. Tutti abbiamo molta fiducia in lui". Il Bayern lo porta in Germania per la cifra record di 80 milioni di euro complessivi (35 di parte fissa) ma in Bundesliga non trova la sua dimensione anche a causa della troppa attenzione mediatica (vince comunque due campionati) e dei troppi e continui infortuni. Nel mezzo il prestito allo Swansea con Tammy Abraham che ritroverà a Trigoria. Dopo una stagione deludente terminata con la retrocessione in Championship, torna al Bayern ma anche con Kovac non trova spazio.
Su di lui il Lille investe 20 milioni facendolo diventare l'acquisto più costoso nella storia del club. In Francia ritrova serenità e due professionisti che credono molto nelle sue potenzialità: Galtier e Campos. Vince il campionato nella stagione 20/21 e in tre anni al Lille al fianco di Celik colleziona 91 presenze (mai così tante con un singolo club). Poi il passaggio al Paris Saint Germain dove ritrova la coppia Galtier-Campos ma anche nella città dei lumi, l'unica cosa che brilla è la sua cartella clinica. In carriera ha saltato complessivamente 91 partite (19 solo nell'ultima stagione) frutto di infortuni più o meno gravi. Coscia, caviglia, adduttori, problemi muscolari e tendine d'Achille: la varietà di infortuni subiti da Renato Sanches in carriera spaventerebbe chiunque ma Pinto e Mourinho sperano che l'aria di Roma possa far ritrovare al grande calcio un talento indiscusso che fino a questo momento non è riuscito ad esprimersi al meglio, infortuni permettendo.
Vita privata: la passione per auto e tatuaggi. E niente fidanzata
—Molto social, ma della sua vita privata non si poi un granché. Tra le passioni e gli hobby di Sanches troviamo le automobili da corsa, i tatuaggi e lo shopping. Attualmente single, il centrocampista utilizza molto i social per condividere i suoi successi calcistici, i suoi viaggi e i tanti capi firmati. Su Instagram conta 4,6 milioni di followers. E' un cattolico credente e non ama rilasciare troppe interviste. A parlare ci hanno pensato alcuni compagni che lo hanno esultato per caratteristiche fisiche del tutto particolari...
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