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Roma, da Falcao e Totti a Dzeko-Fonseca: con l’Ajax è storia di addii e rinascite

Iacopo Erba

Gli olandesi, avversari in Europa League, sono anche la rivale con cui si sono scritte pagine decisive della storia giallorossa

Destini che si uniscono. Quello dell'Ajax è un nome ricorrente nel grande film della storia della Roma. Ed è curioso come il misterioso sceneggiatore abbia scelto di abbinare gli olandesi a momenti di vera tensione del passato e del presente giallorosso.

All'esito dell'Europa League sono legate strategie e decisioni pesanti come macigni, dalla posizione di Fonseca alla permanenza di Dzeko e tanti altri big. Ecco allora che inseguendo il sogno europeo il nemico olandese ritorna, esattamente come in quei momenti in cui si spegnevano o iniziavano a brillare due delle stelle più belle del firmamento del club.

Con l'Ajax la fine del "Divino" Falcao e la nascita del mito di Totti

Di fronte all'Ajax si è chiusa sul campo la straordinaria storia d'amore tra Falcao e la Roma. E' il 14 giugno del 1985 e le due squadre si sfidano all'Olimpico in un'amichevole pre stagione poi trasformatasi nel canto del cigno del "Divino". A traumatizzare una piazza ancora perdutamente innamorata del brasiliano il presidente Viola poco meno di due mesi dopo. Il 1° agosto arriva la sentenza della Lega e la conseguente rescissione per "grave e constatata inadempienza".

L'epopea Totti ha invece preso vita grazie a un altro friendly match con l'Ajax. Francesco, allora ventunenne, è a un passo dalla Sampdoria per volere di Carlos Bianchi, che vuole dare respiro internazionale alla sua Roma puntando su Litmanen, star dei Lancieri. L'ex capitano incrocia il finlandese il 9 febbraio del 1997 al Torneo Città di Roma e lo umilia con giocate da campione. Sensi ferma tutto, dando vita al mito. Il "ragazzino" non si muove, i cuori giallorossi ringraziano.

Fonseca-Dzeko: la rinascita è appesa al sogno europeo

Sliding doors del passato che coincidono, con le dovute proporzioni, con dinamiche molto più attuali. Sul piatto, stavolta, il futuro di Fonseca e Dzeko, che mal si sopportano da diversi mesi ma sono ancora una volta costretti ad unire le forze. Il portoghese è comunque destinato a lasciare la Capitale: i recenti sfoghi e le continue voci riguardo prima Allegri e poi Sarri sono tutte gocce cadute in un vaso a un passo dal traboccare. Ma chissà se un colpo di coda in Europa non possa cambiare le cose...

Misura colma salvo improbabili stravolgimenti anche per il bomber bosniaco, tra i primi sulla lista dei partenti visto l'ingaggio da 7,5 mln netti. Saranno loro i malinconici condottieri in prima linea giovedì all'Olimpico. C'è ancora il nemico Ajax sul campo di battaglia, contro due generali stanchi e usurati; ma un finale stile Waterloo, stavolta, non può essere contemplato. Nè sopportato da nessuno.