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Roma, cessioni record da 900 milioni: dal 2013/14 solo la Juventus ha fatto meglio

Marco Di Cola

Il club giallorosso è secondo Italia per soldi incassati dal mercato negli ultimi 9 anni ma la tendenza è stata invertita

In casa Roma, tutti gli occhi sono puntati su Nicolò Zaniolo, ormai ad un passo dalla cessione al Galatasaray. Il calciatore firmerà un contratto fino al 2027 a 3,6 milioni l'anno, mentre alla società giallorossa andranno circa 23 milioni di euro, oltre ad una percentuale sulla futura rivendita. Queste cifre, faranno salire a 892 milioni di euro gli incassi del club, per un conteggio che parte dalla stagione 2013/14. In questo arco di tempo, in Italia solo la Juventus è riuscita a fare meglio incassando dal mercato circa 1,1 miliardi. Questo risultato è frutto di alcune cessioni record, come quelle di Alisson (al Liverpool per 62 milioni), Salah (al Liverpool per 42 milioni), Rudiger (al Chelsea per 35) e Nainggolan (all'Inter per 38 milioni complessivi). Queste sono solo alcune delle operazioni che hanno fatto ricca la Roma quanto meno sul mercato in uscita.

Il cambio di rotta

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Per anni i giallorossi sono stati tra le regine del mercato in uscita anche se questa capacità di dirigenti e società spesso non andava incontro alle esigenze e alle ambizioni di squadra e tifoseria. Quantomeno però riusciva a sopperire ai momenti drammatici del club dal punto di vista finanziario. Da qualche anno, i ricavi sul mercato si sono abbassati sensibilmente passando dai 155 del primo mercato targato Monchi, ai 16 milioni della scorsa stagione e ai 52 di quella corrente (a cui poi andrà aggiunta la cessione di Zaniolo). Numeri in netto calo che certificano anche la minore capacità della società e dei dirigenti di scovare, valorizzare per poi rivendere giovani a peso d'oro, modo di fare che aveva caratterizzato il club soprattutto nella gestione Sabatini. Nelle ultime stagioni, gli incassi maggiori sono arrivati dalle cessioni di Pau Lopez, Under e Veretout a Marsiglia (31 milioni totali), e quella di Mert Cetin all'Hellas Verona (7 milioni). Operazioni che confermano la difficoltà della società odierna di risanare bilancio con affari in chiave mercato.