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Roma, America e stadio: ecco il futuro

Redazione

(di Mirko Porcari) – Primo giorno di America, la Roma pensa al futuro:

(di Mirko Porcari)- Primo giorno di America, la Roma pensa al futuro: nella tournée oltreoceano ci sono in ballo questioni che vanno oltre il campo, aspetti legati alla crescita del marchio ed al merchandising che coinvolgono la dirigenza e la squadra. Se Pallotta gongola vedendo quanto entusiasmo si è concentrato intorno ai giallorossi, Zeman ed i calciatori sperano che il lungo viaggio (curiosa la clip che regala i momenti sull'aereo) non porti con sé scorie pericolose (senza pensare agli arbitri: in questo senso è emblematico il dossier relativo al rapporto tra i direttori di gara e la Roma in queste prime giornate) alla ripresa del campionato.

STREMATI MA ARRIVATI” - Cinguettio sincero, undici ore di trasvolata che accompagneranno la Roma per i prossimi giorni: Alessandro Florenzi non nasconde la fatica - “Siamo arrivati...arrivati ma stremati...” - in attesa della serata di gala che la Disney ha riservato alla compagine capitolina nello Showcase a tema.

Per i prossimi quattro giorni i ragazzi di Zeman potranno essere osservati da vicino nell'avveniristico Espn Wide World of Sports: il programma di allenamenti (uno oggi, doppia seduta domani, ancora lavoro nella mattinata di lunedì ed il pomeriggio del primo gennaio) sarà l'occasione per testare quanto l'America sia innamorata della Roma ed il fatto che i biglietti per l'amichevole contro l'Orlando City (il 2 gennaio) siano già esauriti non può che essere un'ottima notizia per Pallotta & co.

FUTURO - “Il nuovo stadio? Non credo ci giocherò...Ma nulla è impossibile”, amarezza mista a realismo per Francesco Totti: domani a Trigoria andrà in scena la conferenza in cui si annuncerà la location dell'impianto marcato Roma, tutto porta a Tor di Valle dove l'area dell'ormai ex ippodromo è pronta ad ospitare il progetto americano. Singolare il commento del presidente della Lazio, Claudio Lotito: “Io ho un progetto serio e non vivo alla giornata...”. La risposta è attesa per domani...

USCITE - Mentre Baldini è impegnato a coltivare le pubbliche relazioni in terra statunitense, per Walter Sabatini si prospettano giorni pieni di lavoro sul fronte del mercato: a poche ore dall'apertura della sessione invernale ci sono alcuni nodi da sciogliere legati a dei calciatori che, per motivi diversi, potrebbero abbandonare anzitempo la Roma.

La questione più delicata è sempre quella di Marteen Stekelenburg: chiuso da Goicoechea, l'olandese ha chiesto lumi sulla sua posizione per capire in che modo Zeman intenda considerarlo da qui alla fine del campionato. Le gerarchie sembrano fatte, con l'uruguaiano in pole per la titolarità tra i pali: ecco, dunque, che si aprono scenari di mercato interessanti, con richieste provenienti dalla Premier, dove Arsenal, Fulham e Tottenham continuano a monitorare gli sviluppi sul caso.

Sabatini, è cosa nota, vorrebbe monetizzare la sua cessione minimizzando la perdita rispetto ai 6,5 milioni pagati all'Ajax un anno e mezzo fa: cinque milioni è la base su cui si imposterà qualunque trattativa ma da oltremanica spingono per un accordo che preveda prestito con eventuale riscatto a giugno.

C'è tempo, comunque, così come per Marquinho: il nome del brasiliano è salito prepotentemente alla ribalta dopo che Zamparini (interessato anche a Marco Borriello, in prestito al Genoa ma in rotta di collisione con la dirigenza ligure) ha ammesso la sua ammirazione per il jolly ex Fluminense - “È un giocatore di corsa che ci farebbe comodo, è sulla nostra agenda - .

L'ostacolo più grande, in questo caso, è Zeman: al boemo piace la duttilità del centrocampista, capace di ricoprire più ruoli e perciò funzionale alla squadra nel corso della stagione, quindi tutto rimandato al rientro del tecnico dagli Usa, quando verrà fatto un punto sul mercato.

Rimandata a giugno la soluzione dell'intrigo Burdisso: l'argentino ha fatto intendere di voler giocare di più, cosa estremamente difficile nella Roma visto l'affiatamento tra Marquinhos e Castan, ma una sua cessione a gennaio è da escludere vista l'emergenza difesa a Napoli (dove mancherà il giovanissimo brasiliano per squalifica) e gli impegni ravvicinati che richiedono ricambi di spessore.