Fallito l’ultimo match point. La Roma resta appesa solo ad un miracolo sportivo. Improbabile, nessuno ci crede più. Nemmeno la borsa: calano le azioni del titolo giallorosso. Invariato quello Juventino, un pareggio che ad Allegri brucia solo per le modalità in cui è arrivato. Bella la reazione della squadra di Garcia, ma non è abbastanza. Per mantenere il secondo posto la Roma non può giocare una partita solo per 20 minuti. Una giornata agrodolce, semi-positiva se si considera il punto guadagnato sul Napoli.
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Questione di numeri, Roma-Juventus: sesto pareggio consecutivo in casa, quarta espulsione di fila contro i bianconeri
450 minuti giocati da Keita in campionato da quando è tornato dalla Coppa d'Africa, Nainggolan in panchina nelle ultime due sfide
Ecco le statistiche e i numeri più significativi della partita:
1,82 – La percentuale di calo delle azioni in borsa del titolo As Roma. Il day after Juventus ha il suo peso. Lo scudetto che si allontana ci mette il carico. La Roma vale di meno, lo dice la borsa. Una progettualità che da fiducia ma i tifosi si aspettavano di più da questa stagione. Un secondo posto che in Italia fa gola a tante squadre, ma alla squadra di Garcia sembra stare stretto per il secondo anno consecutivo. Come speranza resta solo il miracolo sportivo: “Difendiamo il secondo per attaccare il primo”, è quello che pensa il tecnico francese.
4 – Le espulsioni nelle ultime quattro sfide contro la Juve. Una statistica che ricorre ormai da due anni. La squadra di Garcia quando trova difronte i bianconeri non riesce a chiudere una partita in undici uomini ormai da quattro incontri. Sintomo di tanta, forse troppa, tensione nelle sfide che contano. Dal 1994/95 ad oggi, la sfida tra i giallorossi e la Juventus conta 25 espulsioni in Serie A (12 per la Roma, 13 per la Juve).
6 – Le partite consecutive pareggiate dalla Roma in casa. Non era mai successo. Un record di quelli a cui fare a meno ma che i giallorossi registrano per la prima volta nella loro storia in Serie A. La cura per la pareggite non è stata ancora trovata. Nemmeno contro i primi in classifica.
34 – I minuti giocati da Nainggolan nelle ultime due partite della Roma. Decisamente delicate, le ultime due sfide con Feyenoord e Juventus non hanno visto Radja Nainggolan protagonista in campo. 16 minuti a Rotterdam, 18 minuti ieri sera contro i bianconeri. Keita vince il ballottaggio ma il belga convince quando entra al posto di De Rossi. Garcia decide di utilizzare meno il ninja giallorosso nel momento del bisogno. L’unico alibi che regge è un eventuale problema di condizione fisica.
62 – La percentuale media di possesso palla della Roma. E’ la più alta della Serie A, seguita da quella al 60% della Juve. Ma evidentemente non basta. Troppo sterile il palleggio dei giallorossi per impensierire la squadra di Allegri nei 70 minuti non giocati dalla Roma. Servono concretezza e verticalizzazioni
450 – I minuti giocati da Keita in campionato da quando è tornato dalla Coppa d’Africa. 450 su 450. Il maliano non ha saltato nemmeno un minuto in cinque partite a disposizione. Empoli, Cagliari, Parma, Verona e Juventus senza uscire. Un po’ di riposo solo all’andata casalinga con il Feyenoord dove ha giocato 25 minuti. Garcia non vuole rinunciarci: ieri Keita è partito titolare nonostante Nainggolan sembrasse predestinato per un posto in mezzo al campo. Scelta azzeccata. Il maliano ha segnato ed è stato il migliore in campo della partita.
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