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Porto-Roma, il Var fa infuriare i giallorossi: prima rigore contro, poi nessuna revisione su Schick

Redazione

Negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare l'arbitro Cakir ha assegnato ai portoghesi un calcio di rigore dopo aver consultato la telecamera a bordocampo.

L'avventura della Roma in Champions League è a un passo dalla fine. Al 113' l'arbitro Cakir ha assegnato un calcio di rigore al Porto per un fallo di Florenzi su Fernando. Inizialmente l'azione fallosa non è stata rilevata dal fischietto turco, ma dopo aver consultato il Var nessun dubbio: giallo per il numero 24 giallorosso e rigore per il Porto, puntualmente messo a segno da Telles. Per un momento i tifosi romanisti hanno sperato nel fuorigioco, che però non è stato rilevato da Cakir.

Pochi minuti più tardi polemiche per un rigore che poteva essere assegnato alla Roma: Schick rincorre il pallone uscendo dall'area e cade a terra. Per l'arbitro non è fallo e il Porto riparte in contropiede. Concusa l'azione dei padroni di casa, Cakir si consulta con il Var in cuffia: l'attaccante ceco va a terra dopo un possibile contatto con Marega. Il dubbio è forte perché si tratterebbe di calcio di rigore, in quanto Schick era ancora in area. Il direttore di gara, però, decide di non rivedere l'azione al monitor a bordocampo (come accaduto invece per il Porto) e decreta la ripresa del gioco.