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Pjanic spaventa la Roma: “Qui sto bene, ma…”. Meno male che il futuro è verde

Il bosniaco dal Lussemburgo: "Chi mi vuole può trovare un accordo facile e veloce". Alisson, Nura, Paredes, Ricci ma anche Gerson e forse Sanabria sono pronti a farlo - eventualmente - dimenticare. E Spalletti viene corteggiato dall'Arabia...

Valerio Valeri

Alla vigilia di Pasqua la Roma, priva di oltre metà squadra impegnata con le nazionali, si è allenata prima della pausa e lo ha fatto concludendo la seduta con un’amichevole contro la Primavera di Alberto De Rossi. Strootman e Castan, entrambi non convocati da Olanda e Brasile per ovvi motivi, hanno avuto modo di migliorare la loro condizione fisica e soprattutto l’ex PSV sta spingendo per farsi trovare pronto per il derby, gara che vorrebbe assolutamente giocare.

PJANIC SPAVENTA LA ROMA Chi sarà sicuramente in campo il 3 aprile è Miralem Pjanic, ora in ritiro con la Bosnia insieme a Dzeko e Zukanovic. Da migliaia di chilometri di distanza, precisamente in Lussemburgo dove ieri la sua selezione ha vinto 3-0, il trequartista di Tuzla spaventa i tifosi romanisti: “Chi vuole prendermi non avrà difficoltà a trovare un accordo facile e veloce”, ha detto il numero 15 commentando le voci sul suo futuro. L’ex Lione ha detto di star bene a Roma, ma appare evidente che le sirene dei top club non possano considerarsi ininfluenti: Psg, Bayern, Chelsea, Barcellona e Real sono il meglio che qualsiasi calciatore sano di mente possa augurarsi. Con la Roma c’è un contratto fino al 2018 (3,2 milioni netti annui) al cui interno sarebbe stata inserita due anni fa una clausola risolutoria di 30-31 milioni di euro. Verrà esercitata? Una cosa è certa: qualora si scatenasse l’asta, il prezzo giusto sarà molto superiore e le casse giallorosse ne beneficerebbero enormemente. Basti pensare che il club parigino avrebbe già avanzato una proposta di 40 milioni di euro, comprensiva però dei cartellini di Lucas Digne e Adrien Rabiot.

LO CELSO, SFIDA COL PSG L’addio di Pjanic potrebbe essere parzialmente mitigato dall’arrivo di alcuni giovani talenti. In attesa di Gerson – ma siamo sicuri che rimarrà a Trigoria? – Sabatini ha messo da tempo gli occhi anche su Giovani Lo Celso, 20 anni il prossimo 9 aprile, stellina del Rosario Central. Lo accostano a Di Maria, per questo il ds umbro diverse settimane fa avrebbe avanzato un’offerta di 8 milioni più bonus al club argentino. A farsi avanti, però, ecco anche il ricchissimo e potentissimo Paris Saint-Germain, che di milioni ne avrebbe messi sul piatto addirittura 15, quasi il doppio. La trattativa con i francesi è stata ammessa dai vertici del Rosario, ma gli stessi hanno anche specificato che “noi siamo proprietari solo dell’80% del cartellino del ragazzo”. Come spesso accade in Sudamerica, infatti, i talenti vengono lottizzati tra più società, più procuratori, a volte più fondi di investimento e anche per Alisson è stato così. Nel caso del portiere dell’Internacional, infatti, la Roma ha dovuto convincere il fondo Doyen che ne gestisce il cartellino e che inizialmente aveva chiuso un accordo con la Juventus, rifiutata dal 23enne perché desideroso di giocare subito titolare.

PISTA “VERDE” PER IL FUTURO IMMEDIATO Attualmente la rosa di Spalletti ha un’età media di 27,8 anni. Non altissima, per carità, ma si può fare meglio. Anche perché i “picchi” sono ragguardevoli: 39 anni per De Sanctis e Totti, 38 per Lobont, 36 per Keita, 35 per Maicon. Di questi cinque, quattro sono sul piede di partenza (inspiegabile la presunta offerta di rinnovo al portiere romeno), con Maicon, Totti e Keita che a meno di clamorosi dietrofront saranno sicuramente altrove dal 1° luglio 2016: il Capitano negli Usa o dietro a una scrivania, il maliano in qualche campionato senza pretese, come anche il terzino brasiliano che combatte con un ginocchio ormai andato. Al loro posto ecco pronta una schiera di giovani talenti. Quattro di loro saranno probabilmente parte della rosa giallorossa nella stagione 2016/2017: Alisson, Nura, Paredes e Federico Ricci. Il più “anziano” ha 23 anni, il più giovane 19. Si sono messi i mostra nelle rispettive squadre (Internacional, Roma Primavera, Empoli e Crotone) e hanno fatto brillare gli occhi a mister Spalletti, che addirittura per Ricci avrebbe chiesto di rifiutare le offerte in arrivo da Anderlecht e Torino per poterlo testare un mese in ritiro. Alisson, dopo le Olimpiadi e la Copa America, indosserà i panni del titolare complice anche la fine del prestito di Szczesny, attenzionato dal Liverpool di Klopp. Con questi ragazzi, l’età media calerebbe a 25,5 anni, leggermente più bassa considerando Gerson. E Sanabria?, chiederete voi. “Tonny” sta facendo benissimo in Liga e a meno di veti di Spalletti il suo destino dovrebbe essere ancora in Spagna, in un club di livello, pronto a sborsare circa 20 milioni per un ragazzino pagato dalla Roma appena un quarto.

LUCIANO D’ARABIA? NO, GRAZIE Fantamercato? O un sondaggio reale? La mega offerta della federazione calcistica dell’Arabia Saudita, avanzata a Spalletti e riportata da Sportmediaset.it, è di quelle che fanno girare la testa: 15 milioni di euro netti a stagione, più bonus. Come obiettivo, quello di riportare l’Arabia ai Mondiali. Difficile pensare che il tecnico di Certaldo, seppur stuzzicato dal denaro, possa abbandonare la nave giallorossa dopo solo sei mesi dopo aver sbandierato ai quattro venti la gioia di essere tornato e l’amore per la città e la squadra. Anche perché passare dalla neve di San Pietroburgo al deserto di Riad come uniche esperienze estere non è proprio il massimo della vita. C’è di molto meglio, sperando che non venga mai a bussare alle porte del toscano.