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Pinto: “Non possiamo pensare al derby. Belotti e Pellegrini sono degli esempi”

Redazione

Le parole del general manager giallorosso: " Abraham è a 7 gol ma gli attaccanti hanno anche altri modi di aiutare la squadra. Ringrazio Andrea e Lorenzo per il loro senso d'appartenenza"

Tiago Pinto, general manager della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky prima dell'inizio del match contro la Real Sociedad. Queste le sue parole:

Wijnaldum cosa cambia tatticamente? “Penso che cambia abbastanza, le caratteristiche del giocatore sono diverse: porta palla, cerca spazi tra le linee, sta cercando il suo miglior rendimento ma penso che alla fine può essere importante per noi oggi e può essere un buon aiuto per noi.”

E' un segnale di senso di appartenenza quello di Belotti e Pellegrini in campo dopo i recenti problemi fisici?“Queste cose a me colpiscono, ho avuto la possibilità di vivere da vicino quello che è stato il loro atteggiamento e come si sono comportati, sempre con la testa di voler tornare il prima possibile. Andrea dopo l’intervento è andato a Trigoria, oggi ringrazio entrambi per questo senso di appartenenza. Sono un esempio per gli altri.”

La emozione di più la competizione europea vinta o il derby? "La competizione europea che abbiamo vinto è passata. Il derby, quando giochiamo ogni tre giorni non possiamo pensare la partita che viene dopo. Ho imparato da Rui Costa e diceva che una grande non ha opportunità per avere euforia quando vince, per deprimersi quando perdere né pensare alla partita che viene dopo. Dobbiamo essere concentrati al 100% alla partita di oggi. Sarà un avversario complicato ma con l'ambizione di andare avanti".

Abraham? "E' a sette gol. Gli attaccanti hanno anche altri modi di aiutare la squadra. Noi e lui ci aspettavamo altri numeri ma per gli attaccanti è così. Se segnano per due partite diventa tutto diverso. Ci ha aiutato la stagione scorsa, lo fa anche quest'anno ma abbiamo due attaccanti forti e deve spingere di più. Io sono fiducioso perché ci può dare una mano".