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Perotti: “Abbiamo la squadra per vincere lo scudetto. Lotteremo fino alla fine con la Juve”

Le parole dell'attaccante giallorosso al termine del match tra Roma e Bologna

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Bologna per 3 a 0, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti l'attaccante giallorosso, Diego Perotti.

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Grande prestazione per te e per la squadra…

La verità è che la squadra ha fatto benissimo, nel primo tempo potevamo fare più di un gol e poi non soffrire. La nostra difesa è stata brava, non abbiamo sofferto nulla. Poi davanti abbiamo calciatori fortissimi come Salah e Dzeko che segnano sempre.

Quanto conta la vittoria di stasera?

Non potevamo perdere punti oggi, già avevamo pareggiato ad Empoli. Questa partita secondo me vale più di 3 punti, ed è stata importantissima. Se poi vai alla sosta con un pareggio è brutto perché poi manca tanto prima che rigiochi in campionato.

Cosa vi dite negli spogliatoi?

Quando ho fatto la visita medica a Roma ho detto che volevo lottare per lo scudetto. Abbiamo la squadra per farlo e lotteremo fino alla fine. La Juventus non sta giocando bene come l’anno scorso ma continua a vincere. Dobbiamo stare vicini a loro, non dobbiamo perdere punti in trasferta. E continuare così, perché facendo così vinceremo spesso.

Cosa manca per arrivare al livello della Juve?

Secondo me nei punti lasciati ad Empoli, con le piccole, in quelle gare che sembrano facili e non lo sono mai. E dovremo essere più forti in trasferta, qui in casa siamo abbastanza concreti sia in difesa che davanti. E quando andiamo in trasferta è lì che dobbiamo fare la differenza.

Il miglior Perotti di sempre…

Quando sono arrivato a Genova mi hanno fatto allenare in maniera diversa. Mi hanno cambiato incredibilmente il fisico. I problemi che ho avuto negli 4 ultimi anni, sono stati muscolari. Ma mi sono allenato molto. Avevo bisogno di quello, fare uno sforzo in più, allenandomi al 100%. Dopo tanti infortuni uno ha sempre la paura di farsi male. Adesso l’ho dimenticato, la mia testa è libera. E così posso giocare tranquillo.

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Una grande partita, magari c'è bisogno di qualche gol in più?

Pure io lo voglio, me lo chiedono tutti i fantallenatori su Instagram, non so cosa sia. Ma voglio iniziare a fare più gol.

Una bella vittoria dopo il pari di Empoli...

Sì, sono quelli i punti che ci mancano e come il Cagliari sono le partite che fanno la differenza e che vanno vinte. Ne vinceremo sempre di più.

Mettete paura alla Juve?

Sì. spero di sì. Loro vincono partite in trasferta molto difficili e noi dobbiamo stargli dietro.

E' un discorso tattico o mentale quello che vi serve per migliorare?

Penso siano tutti e due. A volte ci rilassiamo quando invece la partita dura 95'. Con l'Empoli abbiamo pareggiato, ma col Cagliari meritavamo di vincere. Ci è mancato il gol, ma dobbiamo continuare su questa via.

La Roma gioca il miglior calcio della A?

Segnare tre gol a partita non è facile, noi ce la stiamo facendo. Dobbiamo però migliorare e subire di meno. Penso che stiamo migliorando e che dobbiamo seguire quello che ci dice il mister.

PEROTTI IN MIXED ZONE

Dove può arrivare questa Roma?

"Io voglio lottare per lo scudetto, abbiamo la squadra per farlo, stiamo giocando bene e lotteremo fino alla fine. Sappiamo che non è facile, la Juve è fortissima e continua a vincere, ma noi siamo li"

E' cambiato qualcosa rispetto a Empoli?

"Non è facile giocare con tutti questi infortuni. Qualcuno ha dovuto giocare in ruoli non suoi, Ruediger appena rientrato ha fatto tre partite in una settimana, sono cosa che bisogna valutare. Siamo una squadra e possiamo lottare con Juve, Napoli, Milan e le squadre che solo li in alto".

Come ti trovi a giocare a sinistra?

"Mi trovo bene, ho giocato sempre li. Quando sono arrivato ho fatto più il falso nove, ma tutta la mia carriera ho giocato li. Mi sento più libero".

Un commento su Salah?

"E' stata la sua serata e sono molto contento perché è un amico e gli voglio bene. Se fa tre gol lui o Edin io sono contento".

Pensi di meritare la nazionale?

"Io lavoro prima per la Roma e poi penso all'Argentina. Spero che l'allenatore mi stia guardando perché sarebbe un onore poter giocare in nazionale".