(repubblica.it – M.Pinci) - Una casa per la Roma, aspettando la casa della Roma. L'accordo era stato raggiunto da tempo, ma oggi il club giallorosso ha ufficialmente formalizzato l'accordo triennale con il Coni
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Olimpico, accordo con il Coni. La tribuna si rifà il look
(repubblica.it – M.Pinci) – Una casa per la Roma, aspettando la casa della Roma. L’accordo era stato raggiunto da tempo, ma oggi il club giallorosso ha ufficialmente formalizzato l’accordo triennale con il Coni
per lo sfruttamento commerciale dello Stadio Olimpico. Un accordo che suggella una vera e propria partnership tra l'ente dello sport italiano e la società, attraverso interventi rilevanti per migliorare le strutture dello stadio, ma anche del Foro Italico. Realizzando quella che l'ad romanista Claudio Fenucci definisce"Un'area ospitalità tra le più funzionali d'Europa, che consenta di ridurre i costi di gestione dell'impianto, aumentando i ricavi".
Oltre 2000 posti premium che estenderanno l'area della tribuna d'onore attraverso nuove file di palchi. E poi 800 nuovi posti di tribuna autorità e una tribuna Coni separata. Per tutti, poltrone riscaldate e con schermi led interattivi di 7 pollici a tecnologia touch screen. Così cambierà la tribuna "corporate" dell'Olimpico, che si arricchirà anche di nuove aree ristorazione per l'ospitalità che consentiranno di seguire le partite della Roma gustando un pranzo o una cena all'interno dello stadio. Dal 13 il via ai lavori, che si concluderanno in tempo per l'inizio della prossima stagione e costeranno circa 4 milioni di euro. Una cifra interamente a carico del Coni, che però potrà rientrare dell'investimento, grazie anche alla partnership con la Roma.
Già, perché l'accordo con il club giallorosso prevede lo sfruttamento delle nuove strutture e una condivisione dei ricavi (il 70 per cento alla Roma, il 30 al Coni, ma soltanto dopo che il Comitato Olimpico sarà rientrato degli investimenti) e si inserisce nel programma di migliorare l'offerta per gli spettatori e estendere l'esperienza dello stadio. Secondo quello che da anni è il modello dello sport americano. "Quello con la Roma è un matrimonio felice, un amore a prima vista", l'annuncio del presidente del Coni Gianni Petrucci. Che spiega: "Quello con la Roma è un matrimonio felice perché si va al di la dell'accordo sportivo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il marchio Roma è tra i più rilevanti al mondo e dà sempre risultati". Per il segretario generale Raffaele Pagnozzi, quello con la Roma è soprattutto un "Partenariato innovativo che lega due aziende per creare ricavi e migliorare l'offerta per gli spettatori. Per uno stadio all'americana che consenta di assistere ai match da box vetrati".
Ma come si inserisce l'accordo commerciale con il Coni nei piani della Roma? "Uno stadio di proprietà entro il 2016-2017", ha detto nelle scorse ore l'ad Mark Pannes alla rivista La Roma. Concetto ribadito anche dall'altro ad, Claudio Fenucci: "Sapete che abbiamo un progetto per lo stadio di proprietà, ma abbiamo cercato questa partnership con il Coni anche perché i tempi di realizzazione. Che non potranno essere inferiori ai 3 anni, o anche di più, tempi che si coniugano perfettamente con i termini del nostro accordo. L'area ospitalità sarà tra le più funzionali in europa, e servirà a ridurre gli oneri aumentando i ricavi. Altre iniziative le studieremo durante l'anno per rendere l'esperienza dello stadio più duratura, perché aumentare il tempo di permanenza nell'impianto garantisce più sicurezza e aumenta il piacere di recarsi allo stadio". Su questi termini la stretta di mano e la firma sugli accordi, tra le slide con la rendering grafica degli interventi previsti, e una maglia della Roma (con numero uno e nome stampato sulla schiena) regalata a Petrucci dal dg romanista Baldini. Abbastanza per strappare al numero uno dello sport nazionale un "Forza Roma", che vale più di una firma.
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